... Non Solo Cromopuntura

mercoledì 23 maggio 2018

LA NOSTRA RELAZIONE CON LE NOSTRE CELLULE

La nostra intelligenza è costruita sull'intelligenza di tutte le nostre minuscole cellule

La scienza iniziatica ci dice che ogni cellula del nostro corpo è una creatura vivente, una piccola entità-anima intelligente, che respira, si nutre, secerne e proietta certe sostanze.
Pensa a tutti i diversi tipi di cellule nel corpo e a come funzionano tutti in modo diverso: le cellule dello stomaco, del cervello, del cuore, del fegato, degli organi sessuali e così via, sono tutte specialiste nel loro particolare campo di competenza . E la somma totale di tutte queste piccole creature intelligenti e della loro attività, costituisce la nostra intelligenza individuale.
Sì, la nostra intelligenza è costruita su quella di tutte queste piccole cellule: dipendiamo da loro e loro da noi; insieme costituiamo un'unità.

Sul piano fisico non possiamo fare nulla senza il consenso delle nostre cellule; il giorno in cui smettono di funzionare, tutti i diversi organi e sistemi del nostro corpo - digestione, eliminazione, respirazione, ecc. - smettono di funzionare.

Gli esseri umani sono la sintesi dei diversi livelli di intelligenza che coesistono al loro interno.

Questo è il motivo per cui dobbiamo prendere l'abitudine di "visitare" le nostre cellule e comunicare con loro.

E, sai, non vedono l'ora che noi le visitiamo.

Sono sempre lì, pronte e in attesa di servirci,
mentre le trascuriamo e non consideriamo. Le persone che fumano, per esempio, o bevono smodatamente, stanno danneggiando le anime adorabili che vivono nel loro cuore e nei loro polmoni e nel loro fegato; fanno orecchie da mercante alle lamentele e alle richieste di queste loro cellule e continuano a maltrattarle, fino al punto di ammalarsi.

Devi trattare la tua popolazione interiore con amore e cura,
e poi, se qualcosa dovesse andare storto, loro ti avvertiranno e tu potrai prendere certe precauzioni.

In questo modo eviterai molte situazioni spiacevoli.

Altrimenti nessuno ti avviserà di problemi in arrivo,
e all'ultimo minuto, quando sarà già troppo tardi per prendere misure preventive, ti chiederai perché non sei stato avvisato.

Ma se sai come relazionarti alle tue cellule,
ti terranno informato del minimo problema, perché ti amano.

Pensieri amorevoli e parole gentili possono fare molto bene i tuoi organi e le tue membra.

La tua salute sarebbe notevolmente migliorata se avessi sviluppato l'abitudine di pensare alle tue cellule e parlare con loro solo per pochi minuti ogni giorno.

PROVA QUESTO ESERCIZIO:

posiziona la mano sul plesso solare e parla alle tue cellule.

Chiedi loro di curare tutti i tuoi problemi di salute,
ma ricorda di ringraziarle anche per tutto il loro buon lavoro.

Puoi star certo che ti sentiranno, perché il plesso solare governa tutte le funzioni inconsce: secrezione, crescita, circolazione, digestione, eliminazione, respirazione e così via.

In questo modo puoi parlare alle tue cellule che ti ascolteranno,

e più grande sarà la tua fede e il tuo potere di pensiero,

più efficace sarà questo esercizio.

Omraam Mikhael Aivanhov,
Complete Works, Vol.13, A New Earth, Methods and Practices

Lasumira Puraluce

martedì 22 maggio 2018

ESERCIZI - BAMBINO INTERIORE

Ritengo che operare con il bambino/bambina interiore sia la tecnica più efficace per guarire le ferite del passato; non sempre siamo a contatto con i sentimenti del bambino/bambina, atterrito e abbandonato, che sta in noi .
Se abbiamo trascorso un infanzia difficile, dominata dalla paura e dai conflitti, da adulti continuiamo ad abbatterci spaventando il bambino/bambina interiore esattamente come i nostri genitori facevano con noi.
Egli, tuttavia, non ha dove rifugiarsi ed è un nostro dovere superare i limiti dei genitori e instaurare un dialogo con il bambino/bambina, che ha bisogno delle nostre amorevole cure.
Adulto e bambino/bambina dovrebbero instaurare un rapporto, comunicarsi ogni cosa: può sembrare sciocco ma funziona. E' bene far capire al bambino/bambina che, qualsiasi cosa accada, l'adulto non scapperà né lo rifiuterà: sarà sempre pronto in caso di necessità.

Proviamo anche in questo instante a dirgli che gli vogliamo bene veramente, che desideriamo prenderci cura di lui: forse finora lo abbiamo detto solo al genitore ed è, pertanto, bene iniziare a dirlo anche al bambino/bambina. Immaginiamo di prenderlo per mano e di andare via, trascorrendo insieme un po' di giorni in gioia e tranquillità.

E' necessario comunicare con questa parte di noi stessi. Quali sono i messaggi che vogliamo sentire?
Sediamoci in silenzio, chiudiamo gli occhi e parliamo al bambino/bambina: se non lo abbiamo fatto per 62 anni, può essere necessario un po' di tempo prima che egli risponda. L'importante è insistere: "Voglio parlarti. Voglio vederti. Voglio amarti." Alla fine i nostri sforzi verranno premiati: il bambino/bambina si farà vedere, percepire o udire..
Possiamo fare questo esercizio guardandoci allo spechio negli occhi.
Mettiti davanti a uno specchio e guardati negli occhi, guardati veramente... nel profondo dei tuoi occhi e comincia a comunicare con il tuo bambino/bambina interiore...
Le prime frasi da rivolgersi sono senz'altro di scusa: scusiamoci per non avergli parlato o per averlo rimproverato a lungo. Diciamogli quindi che vorremmo recuperare il tempo perduto chiedendogli come potremmo renderlo felice, appurando che cosa lo spaventa e che cosa potremmo fare per evitare tutto ciò.
E' importante adoperare parole ed espressioni semplici: "Che cosa posso fare per renderti felice? Che cosa ti piacerebbe oggi?" Possiamo, ad esempio, dirgli che vorremmo fare un po' di jogging e invitarlo con noi; se risponde che preferisce andare al mare, vuol dire che il dialogo è iniziato.
In questa fase è bene essere coerenti; se, anche per pochi istanti al giorno, riusciamo a entrare in contatto con il bambino/bambina, la nostra vita migliorerà considerevolmente.

dialogo con il bambino/bambina interiore


Sedetevi comodamente e davanti a voi, a circa 60 cm. Mettete un cuscino e ad occhi aperti, osservate solo la respirazione e fate scorrere le mani sulle cosce, diventate consapevoli della vostra posizione nell'ambiente.
Immaginate che sul cuscino si trovi il vostro bambino/bambina interiore. Guardatelo, osservatelo, prendete coscienza della sua presenza. E quando lo desiderate parlate con lui, chiedetegli quello che avete sempre voluto dirgli, parlategli di qualsiasi cosa interessi tutte e due. Potrebbe non aver voglia di parlare, chiedetegli perché, potete iniziare con un "buonasera come stai?" E invitare il bambino/bambina a raccontare tutto cio' che prova.
Poi fisicamente cambiate posto, sedendovi sul cuscino e chiudete gli occhi.
Diventate quel bambino/bambina innocente. Respirate e sentite questa dimensione Poi rispondete o porgete una domanda all'adulto, non censurate nulla ma dite le cose come sono. Potete parlare a voce alta o piano.
Continuate a conversare, cambiando di posto ogni volta che cambiate ruolo, continuate il dialogo.

E quando riterrete opportuno concludere la conversazione, concludetela stando nella realtà' dell'essere attuale, salutatelo ditegli arrivederci......


divertirsi con il bambino interiore

IL TUO ELENCO CRITICO
Fai un elenco di cinque cose che critichi di te stessa:
1 ....
2 ....
3 ....
4 ....
5 ....
A fianco ad ogni voce segna una data, il giorno in cui ha iniziato ad aggiungere quella voce al tuo elenco di cose "sbagliate".
Un bambino/bambina, per crescere e maturare, ha bisogno di essere amato, accettato e lodato.
Si possono mostrare dei modi migliori di fare una cosa senza per questo far sembrare sbagliati i modi in cui veniva fatta prima. Il bambino/bambina dentro di voi ha ancora bisogno di essere amato e accettato.

FAI UN DISEGNO
Prendi delle matite, dei pennarelli o dei pastelli. Usa la mano non dominante e fai un disegno che rappresenti te da bambino/bambina. Cosa ti dice questo disegno? Che colori hai usato? Cosa sta facendo il bambino/bambina?
Descrivi il tuo disegno.


PARLA AL TUO BAMBINO INTERIORE
Ora dedica un po' di tempo per parlare con il tuo bambino/bambina interiore. Cerca di scoprire di più su di lui. Fagli delle domande.
1. Cosa ti piace?
2. Cosa non ti piace?
3. Cosa ti spaventa?
4. Come ti senti?
5. Di cosa hai bisogno?
6. In che modo posso aiutarti a farti sentire al sicuro?
7. Come posso farti sentire felice?
Fai una bella chiacchierata con il tuo bambino/bambina interiore. Sii disponibile nei suoi confronti. Abbraccialo, amalo e fai tutto quello che puoi per soddisfare i suoi bisogni.
Fai in modo che sappia che indipendentemente da ciò che accadrà, tu sarai sempre con lui. Puoi iniziare a creare un'infanzia felice.
Questo esercizio riuscirà meglio se lo praticherai ad occhi chiusi.

DIVERTITI CON IL TUO BAMBINO INTERIORE
Elenca 15 modi in cui puoi divertirti con il tuo bambino/bambina interiore. Forse ti fa piacere leggere un buon libro, andare al cinema, fare un po' di giardinaggio, tenere un diario o fare un bel bagno caldo.
E che ne dici di qualche attività infantile? Prendi tutto il tempo necessario per pensarci. Puoi correre in spiaggia, andare ai giardini e giocare sull'altalena, puoi fare dei disegni o arrampicarti su di un albero.
Dopo aver fatto il tuo elenco, cerca di praticare almeno una di queste attività ogni giorno. Così inizia la guarigione!

IL TUO ELENCO DELLA GRATITUDINE
Per cosa ti senti grato? Come inizi la tua giornata? Cos'è la prima cosa che dici quando ti svegli? E' positiva o negativa? Elenca almeno 10 cose della tua vita per cui ti senti grato. Chiudi gli occhi e pensaci bene prima di scrivere.

guarire il bambino interiore

Chiudi gli occhi e porta la tua attenzione al respiro calmo e regolare. Segui il ritmo del tuo respiro lento e profondo, e lentamente e gentilmente comincia a percepire il respiro in maniera circolare, vale a dire senza pausa.
Il respiro è sempre lento, profondo e circolare. Chiedi alla tua guida interiore di aiutarti in questo processo… Senti la sua presenza, ti sta accanto…ti senti sicura e protetta…Mentre il tuo respiro è lento, profondo e circolare…
Ora, comincia a parlare alla tua bambina/bambino interiore…digli: "Voglio parlarti, voglio vederti, voglio amarti." Digli che la vuoi bene veramente e che vuoi prenderti cura di lei.
Rivolgi alla bambina/bambino frasi di scusa: tipo, ti chiedo scusa per non averti parlato e per averti rimproverato per così tanto tempo…Digli che vuoi recuperare il tempo perduto appurando che cosa la spaventa e che cosa potremmo fare per evitare tutto ciò…
Lascia che la tua guida interiore ti dia dei suggerimenti per entrare in contatto con le emozioni della tua bambina/bambino… Il respiro è sempre lento, profondo e circolare, e focalizza la tua consapevolezza sulle sensazioni che ti trasmette la tua bambina/bambino…
E' così importante comprendere come la tua bambina/bambino si è sentita… Tutti gli schemi d'amore li abbiamo imparati da bambini…Comincia a raccontarle qualcosa di te alla tua bambina/bambino, parlale delle tue paure, le tue aspirazioni e i tuoi desideri…
Digli che sei il suo futuro, che c'è l'hai fatta non ostante tutto…c'è la può fare anche lei… e tu sei qui per aiutarla…e le sarai sempre accanto, qualunque cosa accada, non scapperai né la rifiuterai, ma sarai sempre pronta in qualunque momento…
Il respiro è sempre lento, profondo e circolare, e focalizza la tua consapevolezza sulle sensazioni che ti trasmette la tua bambina/bambino…e dille "Che cosa posso fare per renderti felice?"…Sii ricettiva all'ascolto di quello che ha da dirti la bambina/bambino…
Se hai una sensazione di disagio, dolore o tensione a livello del corpo fisico, ricorda che queste sono manifestazioni dell'emozione trattenuta nel corpo… porta la tua attenzione al disagio… e respira lentamente, profondamente e circolarmente…focalizza la consapevolezza sulla sensazione… non è un lavoro mentale, ma fisico…
Anche se non ricevi un messaggio vero e proprio, il semplice fatto di voler iniziare a dialogare con la tua bambina/bambino interiore e di permetterti di sentirla, incoraggerà qualunque energia vi sia rimasta bloccata a muoversi più facilmente e facendo questo per qualche minuto ogni giorno ti permetterà di entrare in contatto con la tua bambina/bambino…
Quando senti che per il momento l'esperienza di stare insieme è compiuta, ringrazia la tua guida per il suo grande aiuto, e per il senso di protezione e sicurezza che ti ha pervaso… e ringrazia la tua bambina/bambino interiore ed esprimili il tuo apprezzamento, ed incoraggiala a dialogare con te ogni volta che ne avrà voglia…
Tu sei sempre disponibile per lei…in ogni momento…dille che sei felice di essere in contatto con lei…e che la vostra vita migliorerà considerevolmente… Apri gli occhi e torna in questa stanza…

perdonare il bambino - la bambina che è dentro di noi


Chi viaggia su un sentiero spirituale prima o poi si imbatte sul bisogno di perdonare sia sé stesso sia gli altri. Il perdono è una delle lezioni più importanti che abbiamo bisogno di conoscere. Potete non sapere ancora come perdonare, ma potete coltivare la disponibilità a perdonarvi e ad entrare in uno spazio positivo della mente nel quale includere persone e situazioni del passato. Con gli angeli al vostro fianco, state coltivando una protezione interiore che vi aiuterà a rimediare.
Pensate al vostro bambino interiore come a un bambino affidato alle vostre cure. Non sa ancora cos'è il calore e si brucia toccando il camino, forse che non fate del vostro meglio per consolarlo, baciandolo, cullandolo e coccolandolo? Vi sembra strano? Non lo è, naturalmente.
E il bambino che è in voi? Quello di cui vi vergognate? Quello che continua a saltare fuori e fare o dire la cosa sbagliata? Quello che ha paura di crescere? L'adulto che è in voi consola questo bambino invece di criticarlo o, peggio, di scacciarlo? Pensate di poter cominciare ad amare questo bambino?

Allora sedetevi in pace e lasciate che il vostro bambino/bambina "da amare in modo speciale" vi ritorni in mente. Portatelo a fare una passeggiata, guardate dove va a finire, giocate con lei, chiedetele cosa vorrebbe fare per divertirsi, mettetela a letto, curatevi di lui/lei quando è malato/a (e rendetevi conto di cosa l'ha sconvolto al punto di farlo ammalare). Cercate quindi di conoscerla e di amarla. Potete anche aver trovato il bambino che, come Peter Pan, non vuole crescere, o potete scoprire che cambia e diventa una parte adulta di voi. Bello, senza regole, solo amore.
Un mio esempio personale di esercizio di perdono:
Durante l'adolescenza sono andata da un dentista per fare una pulizia di denti, che sicuramente non avevo bisogno di fare, ma consigliata dalle amiche decise di andare. Appena arrivo, mi siedo nella fatidica sedia del dentista e vedo che questo prepara una iniezione di anestetico, penso.
Ovviamente rimango un po' stupita che per fare una semplice pulizia di denti serva una iniezione non lo avevo mai sentito. Ora, sorpresa gli chiedo perché mi voleva fare quella iniezione, il dentista mi risponde che per la pulizia era necessaria, dandomi come scusa che senza anestetico avrei sentito dolore, ma che se io non volevo non me l'avrebbe fatta…

Io non ero per niente convinta della spiegazione, ma non sapendo cosa fare gli ho detto che se lui la riteneva necessaria allora O.K…Così lasciai che il dentista mi facessi l'iniezione e dopo la quale la pulizia dei denti.
Dopo questo fatto, non sono più tornata da quel dentista e non fece più una pulizia di denti fino a poco tempo fa.
Mi sentì fregata, umiliata ed arrabbiata per anni con quel dentista. Fino a quando scoprii che la persona con la quale ero veramente arrabbiata ero proprio io, era con me che ce l'avevo, e non con il dentista…ce l'avevo con me perché non avevo saputo dire di no, dire quello che sentivo veramente, che fare una iniezione per fare una pulizia di denti era una stupidaggine, e che lui lo faceva solo per soldi…mi sentivo che avevo sbagliato, e questo mi faceva arrabbiare tantissimo, soprattutto perché lui mi aveva in qualche modo dato la scelta a me, io potevo dire che non la volevo.

Quando scoprii questo decisi di utilizzare le mie conoscenze riguardo agli esercizi sul perdono. Mi perdonai perché ero giovanissima, inesperta, e perché avevo fatto il meglio che avevo potuto fare e che sapevo fare in quel momento, con la conoscenza e la consapevolezza che avevo in quel momento.
Parlai con la mia bambina interiore e la perdonai, le chiesi scusa per tutto il tempo che sono stata arrabbiata. Le dissi che al contrario di quello che avevo pensato per anni lei era stata molto brava, era una situazione non semplice da gestire per un ragazzina di fronte all'esperto in materia, e la ringraziai di quanto aveva fatto.
A questo punto sentì una forza incredibile dentro di me e mi sentii finalmente più leggera, finalmente questo vecchio carico, che condizionava ancora oggi il mio comportamento, se ne era andato.
TRATTO DA: http://www.suonodiluce.com/pensiero/bambinointeriore.htm





NEUROACUSTICA PER IL CUORE INFRANTO

Aiuterà a calmarsi e a lenire le ferite psicologiche. Può anche aiutare a sbloccare l'energia del cuore.

E' possibile ascoltarla sia con le cuffie sia senza le cuffie. Immaginate un fiore di loro aprirsi nel vostro cuore, mentre il cuore stesso si riempie di un bel colore verde.

Dimenticate, per questo momento, i brutti pensieri... sentite il vostro cuore vibrare all'unisono con il ritmo della meditazione.-


https://www.youtube.com/watch?v=N8qlo27rTO0&t=2s




Advanced MInd

SOLUZIONI ARTIGIANALI IN 5 MINUTI

sabato 19 maggio 2018

la pratica dei "CERCHI MAGICI"

Disegnate mentalmente sul pavimento 3 cerchi. Il primo, dove state adesso, è quello neutrale. A sinistra si trova il cerchio "negativo", e alla vostra destra, il cerchio "positivo."


Pensate al problema del quale vorreste liberarvi e inspirate profondamente, chiudete gli occhi e, espirando, entrate nel cerchio "negativo". Vi trovate in una situazione negativa e state vivendo le emozioni estremamente negative, che sono nati grazie a questa situazione. Quando le emozioni raggiungeranno la massima intensità, respirate profondamente, aprite gli occhi e uscite dal cerchio. "Scrollatevi di dosso" le preoccupazioni. Andate nel cerchio neutrale, riposate un po'.

Ricordate di una situazione della vostra vita quando avete sentito la forza, la sicurezza, la prontezza interiore e la calma (lo chiameremo "lo stato di Mago"). Quando vi sentite pronti, fare un passo ed entrate nel cerchio "positivo", eseguendo le stesse tecniche come prima. Vivete le emozioni positive, e quando saranno all'apice, uscite dal cerchio ma non scrollatevi di dosso le emozioni, portatele con voi.
Anzi, per trattenerle, "gettate l'ancora". Per fare ciò toccate con la mano destra il polso della mano sinistra; scatterà un meccanismo che vi permetterà di riprodurre tale stato emozionale non appena farete questo gesto.

Riposatevi per un po' nel cerchio neutro.

Tornate nel cerchio "negativo" per trovarvi, di nuovo, in una situazione negativa. Toccate il polso della mano sinistra, per adoperare la vostra esperienza positiva.
Uscite dal cerchio e terminate la pratica.

Questa pratica funziona bene se dovete risolvere alcuni problemi psicologici e psicosomatici. Potete usarla per lavorare sulla vostra insicurezza e per cambiare alcuni aspetti della vostra vita. Cura anche le malattie psicosomatiche.

(Ernest Zvetkov)

Advanced Mind

IL BAMBINO INTERIORE

"...Il bambino interiore è quella parte della nostra personalità che è piena di vita, di sentimenti, di creatività. Si manifesta in un adulto comprando i dolci o i giocattoli costosi, reagendo in modo "infantile" a determinate situazioni. Gli adulti che hanno un buon contatto con il bambino interiore si possono permettere la gioia, le danze, le canzoni... si muovono con più facilità e vivono con più semplicità.
Ma spesso dentro un adulto vive un bambino ferito, spaventato e traumatizzato, un bambino che ha paura e non può fare niente.

E' tutto molto semplice. Di che cosa hanno bisogno i bambini? Prima di tutto, hanno bisogno di essere visti e ascoltati, di essere accettati e amati. E' ciò che serve al vostro bambino interiore per guarire le sue ferite.

La pratica:
Scegliete un momento tranquillo (7-10 min) per rivolkgervi al bambino interiore. Lo potete fare senza alzarvi dal letto, al mattino. O andando a lavorare, nei mezzi di trasporto, o quando volete. Per la prima volta è meglio farlo in un luogo tranquillo, perché l'effetto potrebbe essere forte e improvviso.
Chiudete gli occhi e immaginate il vostro bambino interiore. Non opponetevi alle immagini che verranno: saranno i ricordi infantili, una situazione sconosciuta o altro. Cercate in questo quadro il bambino. Quando lo vedete, cercate di capire che età ha, come è vestito, cosa sta facendo. E' lontano da voi? Che faccia ha? Che umore ha? Come vi guarda (o non guarda?) Che cosa sta succedendo intorno a lui?
Quando vedrete bene questa immagine, rivolgetevi a lui mentalmente.
Salutatelo e chiedetegli come sta, guardatelo bene o semplicemente stategli vicino. Chiedetegli che cosa vorrebbe. E' molto importante raccontargli dei sentimenti che provate per lui.

Un probabile testo con il quale vi rivolgerete a lui:
"Ciao! Sono il tuo genitore.
Ti amo.
Ti vedo.
Ti accetto sempre.
Mi dispiace molto che tu abbia sofferto ed io non c'ero quando avevi bisogno di me.
Ma ora sono accanto a te e non ti lascerò mai.
Non ti farò mai del male e ti proteggerò sempre.
Starò con te quanto sarà necessario, perché sei una parte di me. Ho molto bisogno di te, sei prezioso.
Dimmi che cosa vuoi, come posso aiutarti.
Ti amo e desidero abbracciarti..."

Non abbiate fretta. Probabilmente, non avrete voglia di parlare, vorrete semplicemente stare in silenzio e tenerlo tra le braccia.
E dopo averlo fatto, ringraziatelo e salutatelo. Promettetegli di incontrarlo ancora. Ditegli che in realtà non scomparite, vi ricordate sempre di lui. Trovate per lui un posto nel cuore e nella vostra vita adulta..
Quando riaprirete gli occhi, probabilmente, saranno colmi di lacrime e avvertirete la tristezza, il dolore, la paura e la rabbia, e poi verranno la gioia e la meraviglia.
Se fate questa pratica ogni giorno, vi accorgerete come sta cambiando il vostro stato interiore...
E facendola un giorno si e un giorno no, o di tanto in tanto, quando ve ne ricorderete, già dopo un mese avrete un effetto sbalorditivo. Fatela quando state male, quando siete in difficoltà.
Un bambino interiore "scaldato" vi darà una risorsa per attraversare un periodo difficile."

(Aglaya Dateshidze)

Per proteggere meglio la vostra Essenza, mettete in un posto visibile la vostra foto da bambino. Questo bambino ancora adesso vive nella vostra anima; ascoltatelo ed aiutatelo. Avere la vostra foto infantile davanti agli occhi servirà a non dimenticarlo.

La Neuroacustica puo' essere utile per riportare alla luce il vostro bambino interiore e ripristinare con esso un rapporto d'amore: 

- La meditazione del perdono  Non ci pensiamo mai, ma potremmo nutrire il rancore non solo verso una concreta persona, ma anche verso il destino, verso il paese dove abitiamo, verso la nostra civiltà e così via; tutto può essere l'oggetto del rancore: una persona, un essere inanimato, una situazione. Molti guaritori credono che dei rancori radicati possano causare una moltitudine di gravi malattie, tra cui anche il cancro, succhiando via molte nostre energie. Ecco perché è molto importante “sradicare” ciò che sta nelle profondità del subconscio.

- La rimozione delle frustrazioni Le frustrazioni conducono all'aggressività, e l'aggressività genera l'ansia. L'ansia fa nascere delle reazioni difensive. Il sistema nervoso di una persona frustrata, se queste situazioni si ripetono spesso, subisce dei seri danni, e le conseguenze possono influenzare sia la sfera emotiva sia la sfera psichica di una persona per il resto della sua vita. Una frustrazione è collegata spesso all'aggressione: un atto dell'aggressione è spesso causato dalle frustrazioni accumulatesi per anni

- L'energia dell'amore Il programma «L'Energia dell'Amore» è destinato per l'eliminazione di qualsiasi blocco nella sfera emozionale, per lo sviluppo della sensibilità e della sensualità e per il miglioramento dei rapporti interpersonali. Alla sua base c'è la frequenza 221.25 Hz.

Traduzione Olga S.

sabato 12 maggio 2018

LE FORME PENSIERO

Quando qualcuno non sta bene, quando sperimenta un sintomo, spesso lo descrive come se fosse un oggetto materiale. Afferma, per esempio, di avvertire un peso sulla testa o un coltello affilato nel fianco. Secondo quello che la persona sta provando, c’è veramente qualcosa lì e, per lei, è reale come se esistesse nell’universo fisico.

Ci basiamo sull’idea che questi pensieri siano degli oggetti concreti e che, di fatto, siano reali. Esistono, come forme pensiero, al livello che chiamiamo etere, cioè nel punto di passaggio, nell’incrocio tra l’universo fisico e quello spirituale. L’etere, dal punto di vista esoterico dell’universo spirituale, è la matrice sulla quale si proietta l’universo fisico. Si dice che i nostri pensieri, i nostri obiettivi, le idee che creiamo con la coscienza e che immettiamo nella coscienza stessa finiscano nell’etere come immagini olografiche, dove aspettano le condizioni adatte per manifestarsi nel mondo fisico.

Durante una guarigione, il guaritore entra nell’universo del soggetto, nella sua bolla, con il suo consenso per aiutarlo a ritrovare il benessere. Ciò che è vissuto come reale dal soggetto, come forma pensiero, è sperimentato come reale anche dal guaritore. Se, per esempio, il soggetto sente un peso sulla testa, il guaritore lo può vedere, come se fosse un oggetto reale.

Possiamo dire che, a livello dell’etere, le forme pensiero sono composte di energia. Il guaritore è in grado di vederla e di sentirla. Più sensi diversi coinvolge e focalizza sulla forma pensiero in questione, maggiormente è in grado di renderla reale anche ai suoi occhi. Quando è reale tanto per il guaritore quanto per il soggetto malato, il guaritore può rimuovere la forma pensiero dall’esperienza dell’altro. E quando il soggetto avverte la scomparsa della forma pensiero, ritorna a sperimentare l’interezza.

Se esiste una base biologica sia per il sintomo che per l’esperienza della forma pensiero, ed entrambi sono spariti e non si avvertono più, scompaiono anche le basi biologiche che li hanno provocati.

Usando l’esempio sopra citato, se qualcuno ha una cefalea e ha l’impressione di avere un peso sulla testa, il guaritore può decidere di vedere il peso, di sentirlo e, quando lo vive come una cosa reale, è in grado di eliminarlo. Fatto ciò, l’esperienza chiamata mal di testa non si avverte più. Il soggetto sente la cefalea che scompare e torna a star bene. Se c’era una base organica per il mal di testa, scompare anch’essa contemporaneamente.

Se la persona dice di provare qualcosa di simile a un coltello affilato, allora c’è un coltello affilato. Il guaritore decide che lo può sentire e vedere e, quindi, lo rimuove dall’esperienza del soggetto. In quel mentre si verifica la guarigione.

BROFMAN MARTIN

CROMOPUNTURA: IPERTROFIA PROSTATICA




























Iniziazione alla cromopuntura auricolare
Tecnica indolore di guarigione
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