Norbekov scrisse un libro ("L'esperienza di uno stupido") dove raccontò della sua visita in una casa d cura per i bambini orfani-diabetici. Poco lontano c'era un altra casa di cura simile, ma tutti i bambini avevano i genitori.
Nella casa di cura degli orfani guarivano tutti, mentre nell'altra, quasi nessuno. Era il compito del gruppo degli specialisti e medici, quello di capire il perché tale differenza.
Per prima cosa, hanno capito che ai bambini che avevano le famiglie andava di fare i malati, ci guadagnavano in attenzioni e regali. Capivano che quando tutta questa bellezza finirà, a loro sarebbe toccato tornare a scuola e magari, beccarsi delle punizioni a causa della cattiva condotta o pigrizia.
E agli orfanelli dicevano: "Non appena guarite, sarete addottati".
I bambini lo desideravano così tanto che cercavano di inventarsi varie furbizie, pur di salutare la malattia al più presto.
Avevano dei catini con dell'acqua, all'aperto, dove andavano a sguazzare. E le bidelle dicevano: chissà come mai, per la seconda volta non ci tornavano mai nell'acqua…
Norbekov aveva notato che i bambini sussurravano qualcosa all'acqua. Era "dissolviti, dissolviti".
Risultò che i bambini facevano delle visualizzazioni, immaginavano che lo zucchero nel loro sangue si dissolvesse nell'acqua. Ecco perché non ci tornavano più. L'acqua era "sporca". Avevano il 100% delle guarigioni soltanto grazie alla mente.
Se una persona dice: "Sono malato", il suo cervello esegue il comando. Se dice : "Il mio colesterolo è a posto", esegue anche questo.
...Prima di visualizzare, occorre immaginare bene l'organo come se fosse sano (guardate degli atlanti anatomici). Respirate attraverso l'organo. Informatevi su come si presentano i tumori ed immaginate che le cellule sane "mangino" il tumore. Potete parlare con il posto che vi fa male.
Se c'è troppa aggressione (immaginate di tagliare via tutto), l'organismo potrebbe rispondere con una peggioramento… agite con amore.
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