... Non Solo Cromopuntura

mercoledì 29 ottobre 2014

INSUFFICIENZA EPATICA E DIGESTIVA



INGREDIENTI: Alcool, acqua. Estratti di: PARIETARIA (Parietaria officinalis L.) parti aeree, PIANTAGGINE (Plantago major L.) foglie, QUERCIOLA (Ajuga chamaepitys L.) foglie, CENTAUREA (Centaurium erythraea Rafinesque) sommità fiorite, FINOCCHIO (Foeniculum vulgare Miller) semi, IPERICO (Hypericum perforatum L.) sommità fiorite, MARROBIO (Marrubium vulgare L.) fiori e foglie, CAMOMILLA (Matricaria chamomilla L.) fiori.
TENORE PER DOSE GIORNALIERA DEGLI INGREDIENTI VEGETALI:
90 gocce rendono disponibili Parietaria 76 mg, Piantaggine 75 mg, Querciola 38 mg, Centaurea 38 mg, Finocchio 37 mg, Iperico 37 mg (pari a 7,6 mcg di Ipericina), Marrobio 37 mg, Camomilla 37 mg.
CONSIGLI D’USO: La dose consigliata per una eventuale esigenza di integrazione della dieta è di 30 gocce per 3 volte al giorno, in mezzo bicchiere d’acqua, 10 minuti prima dei pasti.
CARATTERISTICHE:
Nel trattamento dell'insufficienza epatica e digestiva è importante associare piante che agiscano sull'apparato digerente, stimolando l'azione depurativa operata dal fegato, e piante che agiscano sul sistema nervoso, regolatore della funzione secretrice dell'apparato digerente stesso.
E' perciò necessario utilizzare piante contenenti principi attivi che stimolino l'attività digestiva in senso generale, quali gli "amari" ad azione aperitiva con stimolo della funzione secretiva della bocca, dello stomaco e del fegato: Centaurium erythraea (eritaurina e eritrocentaurina), Marrubium vulgare (marrubina).
Piante con funzione digestiva che stimolino direttamente o per fenomeno riflesso le secrezioni salivari, gastriche, intestinali e la motilità dello stomaco e dell'intestino, agendo anche come antispasmodico, quali:
Matricaria chamomilla: principio amaro acido antenico, O.E. Azulene, che agisce sui fenomeni spastici dell'apparato gastro-intestinale e dei suoi annessi, agendo perciò sulle difficoltà digestive relative ad una scarsa motilità gastrica ed intestinale. Foeniculum vulgare: il suo composto principale è l'O.E. Fencone con azione eccitante generale dell'organismo, stimolante dell'appetito, carminativa ed azione stimolante della secrezione biliare e della diuresi.
Ajuga chamaepitys: funzione eupeptica ed azione sulle malattie biliari.
Hypericum perforatum: azione sui disturbi biliari e gastrointestinali.
Per quanto riguarda la componente nervosa della digestione, è importante agire su di essa evitando che un'eccessiva tensione nervosa riduca l'apporto di sangue all'apparato digerente, rallentando così la funzione digestiva e che stimoli una eccessiva produzione di acido cloridrico nello stomaco con conseguente pericolo di gastrite ed ulcera peptica.
Le piante utilizzate per questo scopo sono: Hypericum perforatum e Matricaria chamomilla per la loro funzione rilassante e calmante sul sistema nervoso e sugli

spasmi dell'apparato gastrointestinale (crampi dello stomaco e gastrite); Parietaria officinalis e Plantago major per la loro azione antinfiammatoria sulla parete dello stomaco svolta da: flavonoidi, sostanze tanniche e mucillagini della Parietaria officinalis, saponine, tannini e mucillagini di Hypericum perforatum.


FORMULA P.V.B.® n. 23

Erboristeria Di Leo

Felipe Guerra FB

domenica 26 ottobre 2014

ALIMENTI RICCHI DI ANTIOSSIDANTI

Acerola

La droga è costituita dai frutti di Malpighia glabra, Malpighia punicifolia, Malpighia emarginata, tre specie appartenenti alla famiglia delle Malpighiacee originarie dell'America centrale, con portamento arbustivo o piccolo-arboreo che non superano i 3-4 metri di altezza.
I frutti sono drupe molto simili alle nostre ciliegie, conosciuti col nome di "Ciliegie delle Antille", "Ciliegie delle Indie Occidentali", "Barbados cherry" degli inglesi, "Escobillo" degli spagnoli.
Il frutto è piuttosto asprigno, anche a perfetta maturazione, per il suo alto contenuto del fattore vitaminico C, il cui valore è superiore a quello di molti altri frutti, compresi gli agrumi; contiene anche bioflavonoidi, sali minerali, in particolare calcio e ferro, vitamina A, vitamine B1, B6, PP.
Tempo balsamico
I frutti si raccolgono a completa maturazione.

Proprietà
Sono quelle tipiche della vitamina C, quindi è antiossidante contro i radicali liberi, ha un ruolo importante nelle risposte immunitarie allo stress e alle infezioni batteriche e virali, potenziando le difese dell'organismo; migliora l'assorbimento del ferro; è capillaroprotettiva.

Indicazioni
Quando occorre un maggior apporto di vitamina C (per es. nei fumatori, negli anziani, nella sindrome influenzale, raffreddore, convalescenza), associata al ferro nelle anemie; per contrastare l'invecchiamento dell'organismo. E' utilizzabile anche durante la gravidanza e l'allattamento.


Cúrcuma

La droga è costituita dai rizomi della Curcuma longa, pianta erbacea perenne originaria dell'Asia, appartenente alla famiglia delle Zinziberacee.
La Cùrcuma vegeta a temperature comprese fra i 20 e i 30 gradi, richiede grandi quantità di pioggia annuale per prosperare, anche se si è adattata a condizioni di siccità, in modo da sopportare l'alternanza di stagioni secche e stagioni piovose, legate alla presenza dei Monsoni che soffiano nei paesi dove trova il suo habitat ideale.
La Cùrcuma è coltivata infatti in Asia sud orientale, in Polinesia e in Micronesia; ma il maggior produttore mondiale è l'India orientale, dove la Cùrcuma è apprezzata ed utilizzata come spezia dal particolare sapore piccante, che ricorda vagamente quello dello Zenzero, ma molto più intenso.
La Cùrcuma, il cui nome è derivato dal nome arabo Kour-Koum, che significa Zafferano, è conosciuta anche col nome di "Zafferano delle Indie", ed entra a far parte della composizione del Curry, insieme ad altre piante tropicali tipiche, come Coriandolo, Cannella, Noce Moscata, Chiodi di Garofano, Peperoncino e Zenzero.
Il principio attivo caratterizzante è la curcumina, che si ricava dai rizomi dall'intenso colore giallo.

Proprietá
La Curcuma è usata nella medicina tradizionale indiana e in quella cinese come disintossicante dell'organismo, in particolare del fegato, come coleretico e colagogo, come antinfiammatorio, cicatrizzante, immunostimolante e antiossidante. Le sue proprietà salutari tradizionali sono state riconosciute da studi scientifici recenti, che hanno anche rilevato che le popolazioni presso le quali questa spezia è consumata abitualmente hanno una bassa incidenza di malattie degenerative cerebrali, quali Parkinson e Alzheimer, oltre che di tumori. Naturalmente questi studi devono continuare, perché queste osservazioni possano essere confermate.

Indicazioni
L'uso della Cùrcuma è particolarmente utile nei disturbi digestivi, nell'insufficienza epatica lieve con rallentato flusso biliare. L'azione antiossidante protegge dai radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare e delle malattie neurodegenerative. Nei luoghi d'origine la sua azione cicatrizzante è sfruttata mediante applicazione locale del rizoma su ferite, punture d'insetti, malattie della pelle, lesioni da varicella.
Controindicazioni
E' richiesta prudenza nell'uso della Curcuma quando vi sia il dubbio sulla presenza di calcoli alla cistifellea, proprio per le sue proprietà coleretica e colagoga, specie se si sospettano occlusioni, anche parziali, delle vie escretrici della bile.


Carota

La droga è costituita dalla radice di Daucus carota L. (fam. Umbelliferae), usata in toto, o il suo concentrato oleoso. L'attività della carota è legata sopratutto al suo contenuto in betacarotene che nell'organismo viene convertito in vitamina A.

Proprietà
La vitamina A ha un ruolo molto importante nell'acutezza visiva serale; una sua carenza provoca infatti una riduzione della rodopsina , una sostanza presente nelle cellule della retina ,chiamate bastoncelli, che sono deputati alla visione crepuscolare; ciò causa la cosiddetta "cecità notturna" (emeralopia). La vitamina A naturale (retinolo) è un potente antiossidante che interviene in tutte le attività biologiche dirette a regolare la funzionalità e l'integrità dei tessuti epiteliali (pelle, mucose).

Indicazioni
Carenza di vitamina A; dermatiti, secchezza cutanea, eritemi solari (utile nel periodo che precede l'esposizione al sole, per facilitare l'abbronzatura); cecità notturna; fragilità delle unghie e dei capelli; come regolatore intestinale e antidiarroico (la radice "in toto", per il suo contenuto in pectina).


Melograno

Il Melograno, Punica granatum, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Punicaceae originario del Nord Africa e del Caucaso, con portamento cespuglioso, che può raggiungere i 4 metri di altezza. Oggi cresce spontaneo nelle regioni mediterranee dell'Asia e dell'Europa, ed è diffuso anche nel Nord America. Le foglie sono abbastanza piccole, oblunghe, color verde brillante, cadùche; i fiori hanno petali color rosso scarlatto o rosso arancio che si ergono da un ovario coriaceo, rossastro, dotato di una coroncina che permarrà nel frutto, la Melagrana, al cui interno sono presenti numerosi semi color rubino, lucidi e brillanti, dalla polpa succosa e dolce-acidula. La Melagrana è considerata fin dall'antichità il frutto della fertilità, e ancora oggi per le popolazioni asiatiche il frutto aperto della Melagrana simboleggia l'abbondanza e il buon augurio per le spose. La droga è costituita dai semi contenuti nel frutto, che rappresentano la parte edibile, dalla cui spremitura si ottiene un succo gradevolissimo e dissetante, dotato di numerose proprietà salutari per l'alta percentuale di sostanze antiossidanti.

Proprietà
Le radici hanno proprietà vermifughe già conosciute dagli Egiziani; anche in Europa, alla fine dell'800, si utilizzava la scorza delle radici contro la Tenia (verme solitario), un parassita intestinale. La moderna fitoterapia attribuisce al Melograno, oltre a quella antibatterica e tenifuga delle radici, diverse proprietà benefiche che possono essere ricondotte alla presenza nel frutto di diverse sostanze polifenoliche, soprattutto acido ellàgico e gàllico, che sappiamo avere un'azione preventiva contro l'insorgenza di degenerazioni aterosclerotiche. I polifenoli, particolarmente abbondanti nel succo di Melagrana, sono molecole antiossidanti che forniscono una protezione contro le degenerazioni dell'apparato circolatorio, provocate dalle ossidazioni che portano alla formazione di radicali liberi. Alcuni studi hanno evidenziato anche proprietà gastroprotettive. Il succo di Melagrana, oltre che di antiossidanti presenti in altissima percentuale, è ricco di sali minerali, vitamine, acidi organici e zuccheri. Nei semi sono presenti fitoestrogeni, e acido oleico e linolenico, due acidi grassi essenziali indispensabili per l'organismo.

Indicazioni
Gli antiossidanti contenuti nel succo di Melagrana sono utili nella prevenzione delle degenerazioni dell'apparato cardiovascolare, contro i radicali liberi e l'ossidazione del colesterolo LDL, che può portare a formazione di placche aterosclerotiche. Consumare regolarmente Melagrane o il loro succo, costituisce quindi una valida prevenzione contro le patologie coronariche. Questo frutto è particolarmente indicato in quelle situazioni in cui si abbia un aumento nella produzione di radicali liberi, come in caso di cattiva alimentazione, obesità, vita sedentaria, forte stress, eccessiva pratica sportiva, inquinamento ambientale, abuso di esposizione ai raggi solari, fumo, alcool; tutte condizioni che incrementano la produzione di radicali liberi. Studi ancora in corso ipotizzano una benefica azione degli antiossidanti nel trattamento preventivo contro il morbo di Alzheimer.

sabato 25 ottobre 2014

PUNTO DEL SISTEMA LIMBICO



COMPRESSA-MENTE: Olio di canapa, tutte le meravigliose proprietà

COMPRESSA-MENTE: Olio di canapa, tutte le meravigliose proprietà: Il notevole equilibrio nutrizionale dell'olio di canapa, lo rende un alimento consigliabile tutti i giorni, anche durante il periodo...





Di grande rilievo anche il tenore dei carboidrati che gli conferiscono un valore energetico elevato (516 Kcal per 100 g). Buona è anche la percentuale di fibra grezzae di sali minerali, tra cui prevalgono il ferro ed il fosforo. Considerevole anche la dotazione di vitamine A,E,PP,C, e del gruppo B, con l'esclusione della B 12. 
L’olio di canapa, ottimizzando la risposta del sistema immunitario come prevenzionepuò essere considerato un “vaccino” nutrizionale: se assunto quotidianamente, protegge dalle malattie metaboliche, arteriosclerotiche, vascolari e cardiovascolari. Ne è stata inoltre dimostrata l’efficacia per la cura del diabete, artrosi, artrite remautoide, sindromi ginecologiche e neurologiche, psoriasi, eczemi e micosi, pneumopatie, depressione.

OLIO DI RICINO PER USO ESTETICO



1) Partiamo dalle ciglia.
Prendete mezzo cucchiaino di olio di ricino, bagnate lo spazzolino del mascara precedentemente pulito, e applicate il vostro “mascara” tutte le sere sulle ciglia. Con un po’ di costanza vedrete degli ottimi risultati!

2) Olio di ricino si può usare per ridurre ed attenuare le borse intorno agli occhi:
Riempite mezzo cucchiaino di olio e aggiungete due gocce di limone spremuto a freddo.
Miscelate il composto e poi picchiettatelo sul contorno occhi.
Massaggiatelo fino a quando la lozione non si assorbe quasi del tutto, facendo attenzione a non avvicinarla all’interno dell’occhio, per non incorrere in bruciore e conseguente irritazione.

3) Altro modo per utilizzare l’olio di ricino è per rinforzare le unghie:
Massaggiate l’olio sulle unghie prive di smalto, fino a completo assorbimento.
L’olio le rinforza e aiuta ad ammorbidire le pellicine intorno all’unghia!

4) L’olio di ricino è un ottimo alleato anche contro le rughe del viso!
Se usato con costanza aiuta ad attenuarle e prevenire la comparsa dei segni del tempo.
Miscelate mezzo cucchiaino di olio a tre-quattro gocce di olio essenziale di camomilla -lo trovate in erboristeria- e massaggiate il composto sul contorno occhi e sul contorno delle labbra.
Se soffrite di borse sotto agli occhi o di gonfiore, fate un impacco così composto:
-mezzo cucchiaino di olio di ricino,
-tre gocce di olio essenziale di camomilla,
-mezzo cucchiaino di argilla bianca.
Amalgamate bene il tutto e stendetelo sul contorno occhi.
Lasciate agire una ventina di minuti, quindi sciacquate con acqua tiepida.

5) L’olio di ricino -un cucchiaio da brodo- associato all’henné in polvere, e al succo di limone -un cucchiaino da the- aiuta a mantenere la colorazione duratura.
Quando applicate il composto, lasciatelo in posa finché non si secca, infine risciacquate la chioma con aceto di mele.

6)Infine l’olio di ricino può essere utilizzato come olio per massaggi, ha infatti un effetto disintossicante!

http://www.lecoeurdafrique.com/prodotto/olio-di-ricino

giovedì 23 ottobre 2014

ECCO COME IL GLUTINE COLPISCE IL CERVELLO

dieta-glutine-cervello-demenzaLa presenza diffusa di sensibilità al glutine, allergie al grano e celiachia sono state ben documentate. Problemi come disturbi gastrointestinali (IBS), eruzioni cutanee, problemi di assorbimento dei nutrienti e la perdita ossea sono stati segnalati e osservati. Fortunatamente per molti, una dieta priva di glutine può alleviare queste condizioni e rivitalizzare la salute. Ma, oltre a questi disturbi, ci può essere un altro motivo per evitare il glutine: il suo effetto sul cervello.
La celiachia è una malattia autoimmune causata da intolleranza al  glutine chedanneggia il piccolo intestino. Se si dispone di malattia celiaca e si consumano cibi con glutine, il sistema immunitario risponde danneggiando l’intestino tenue. Il glutine è una proteina presente nel grano, segale e orzo.
Si trova principalmente negli alimenti, ma può trovare anche in altri prodotti come
  • medicinali,
  • vitamine e integratori,
  • balsamo per le labbra
  • la colla per francobolli e buste.
La celiachia colpisce ogni persona in modo diverso.
I sintomi possono verificarsi nel sistema digestivo o in altre parti del corpo.
Una persona potrebbe avere diarrea e dolori addominali, mentre un’altra persona può essere irritabile o depressa o avere frequenti mal di testa ed emicranie.
L’irritabilità è uno dei sintomi più comuni nei bambini. Alcune persone non hanno sintomi.
La malattia celiaca è genetica. Gli esami del sangue possono aiutare il medico a diagnosticare la malattia. Il medico può anche richiedere di esaminare un piccolo pezzo di tessuto dal piccolo intestino. Il trattamento è una dieta priva di glutine.

Recenti ricerche sui problemi causati dal glutine si sono concentrati sull’ impatto che ha sul cervello.

 Gli scienziati hanno scoperto una stretta connessione tra il cervello e il sistema nervoso enterico (il ‘cervello’ del tratto digestivo).
Sulla base di questa conoscenza, i ricercatori hanno iniziato ad osservare l’ effetto del glutine sulla risposta immunitaria, l’assorbimento dei nutrienti e sul cervello. I risultati raggiunti finora, sono terrificanti.

Mal di testa? Forse è colpa del glutine

Frequenti mal di testa e l’emicrania possono essere irritanti e dolorosi. Mentre una tipica risposta potrebbe essere quella di assumere un paio di aspirine e cercare di andare avanti con il giorno, la risposta migliore potrebbe essere quella di scoprire la causa. Il mal di testa potrebbe essere causato da qualche alimento e in particolare..dal glutine.
Uno studio recente ha suggerito un legame tra sensibilità al glutine e celiachia con IBS ed emicrania. La ricerca ha indicato che chi soffre di celiachia e IBS, soffre di mal di testa ed emicranie più frequenti rispetto alle persone sane. Ulteriori ricerche hanno suggerito che la risposta del corpo inizia nel tratto digestivo e crea una risposta nervosa troppo sensibile, leader di debilitanti emicranie.
Un altro studio ha valutato i bambini con malattia celiaca che hanno subito frequenti mal di testa. I bambini sono stati alimentati con una dieta priva di glutine per determinare se questo cambiamento poteva alleviare i mal di testa … e nella stragrande maggioranza dei casi ha funzionato.
Naturalmente, se il glutine vi sta causando solo mal di testa, consideratevi fortunati, o forse no …

L’intolleranza al glutine può causare anomalie cerebrali?

Nei pazienti affetti da malattia celiaca sono state trovate notevoli anomalie cerebrali, identificate tramite RM (risonanza magnetica).
Coloro che soffrono di mal di testa hanno mostrato il più alto grado di anomalie del cervello.  Nei bambini, le complicazioni neurologiche si sono verificate in risposta alla sensibilità al  glutine e malattia celiaca. Problemi neurologici verificatisi negli adulti, sono risultati anche più gravi.
In alcuni casi, il problema è una perdita di materia cerebrale. Anche se questa condizione può portare a problemi più gravi, l’adozione di una dieta priva di glutine si è dimostrata utile trattamento..
I ricercatori della John Hopkins University School of Medicine hanno esplorato l’impatto dell’ infiammazione gastrointestinale ( creata da celiachia) nellaschizofrenia.
Hanno esaminato fattori come l’attivazione del sistema immunitario e la maggiore capacità di tossine e agenti patogeni di entrare nel flusso sanguigno. In tal modo, hanno trovato che i fattori immunitari attivati nell’intestino suggeriscono un collegamento alla malattia mentale.

Glutine e ictus ischemico

Il glutine è stato indicato come uno dei responsabili di ictus ischemico ecoagulazione del sangue nel cervello. In alcuni casi di ictus ischemico, l’unico fattore che i medici hanno trovato che poteva contribuire alla causa, era lamalattia celiaca.
I ricercatori hanno suggerito che il fattore primario in questi casi poteva essere stata la risposta autoimmune causata dalla malattia celiaca.
Proprio come con nell’ ictus, la coagulazione del sangue nel cervello è stata riportata con l’unica causa sottostante della celiachia.

Gluten Free e senza sintomi

Oltre al mal di testa, anomalie cerebrali e coagulazione del sangue che possono portare a ictus, il glutine è stato direttamente collegato agli attacchi epilettici eSLA (malattia di Lou Gehrig). Questi collegamenti sono causa immediata di preoccupazione. La buona notizia è che c’è speranza.
Gli studi hanno trovato cambiamenti nel cervello, provocati dalla sensibilità al glutine.
I ricercatori hanno osservato calcificazioni in determinate parti del cervello che hanno causato crisi epilettiche.
In ognuno di questi casi, i sintomi si sono interrotti una volta che il paziente ha iniziato una dieta priva di glutine.Lo stesso risultato si è verificato in un individuo affetto da lesioni al cervello simili a quelli osservati nella SLA. Gli esami del paziente, hanno rivelato che era affetto da celiachia. Una volta che è stato sottoposto ad una dieta priva di glutine, la  MR imaging (MRI) ha mostrato una riduzione delle lesioni e un miglioramento complessivo della sua condizione.
Anche se la ricerca sull’impatto del glutine sul cervello è nuova, il messaggio è chiaro:
  • il glutine ha un impatto molto più vasto sulla nostra salute, più di quanto si pensasse. La ricerca suggerisce che una componente significativa del problema deriva dalla risposta immunitaria e dall’irritazione causata dalla risposta del corpo al glutine .
Sulla base di questo chi sa o sospetta un’allergia al glutine dovrebbe seriamente prendere in considerazione l’adozione di una dieta priva di glutine: il vostro cervello vi ringrazierà. 
FONTE: medi-magazine
casabenessere.wordpress.com:

L'ABC della dieta del celiaco

Ovvero dove si trova il glutine?

La completa esclusione del glutine dalla dieta non è facile da realizzare: i cereali non permessi ai celiaci si ritrovano in numeorsi prodotti alimentari ed il rischio di contaminazione accidentale da glutine è spesso presente nei processi di lavorazione dell’industria alimentare.
Per questo motivo, con l’obiettivo di informare pazienti e famiglie e semplificare l’accesso sicuro ai prodotti, l’AIC suddivide gli alimenti nelle tre categorie degli alimenti: «permessi», «a rischio» e «vietati». Tale suddivisione è stata effettuata considerando per ogni prodotto alimentare l’ingredientistica ed il processo di lavorazione, quindi la possibile contaminazione crociata da glutine.

http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx

Guarire con i Simboli


Il significato dei potenti simboli qui illustrati in maniera semplice ed efficace, con testi ricchi di ispirazione che facilitano la comprensione intuitiva, ti permette di utilizzare in modo ottimale i simboli e sfruttarne l’energia di guarigione per la salute e il benessere di tutta la famiglia.

Ci sono molti modi in cui puoi utilizzare il potere dei simboli nella vita quotidiana e nel lavoro terapeutico. I simboli sono il linguaggio del tuo subconscio e della tua anima, ed esercitano un potente effetto sia sul piano spirituale sia a livello di guarigione olistica. Anche se la mente non riesce a coglierli o a interpretarli, essi trasmettono comunque un chiaro messaggio al tuo subcoscio, innescando processi che portano alla salute e all’armonia.

Il noto precursore viennese della “Teoria dei simboli di guarigione” Erich Körbler, padre della “Nuova Omeopatia”, sostiene che gli esseri viventi possono essere influenzati positivamente se vengono esposti a forme e simboli particolari.

In questo libro Petra Neumayer e Roswitha Stark ti offrono 64 simboli chiave di guarigione, che comprendono 18 segni di Erich Körbler, 18 importanti simboli della geometria sacra e 28 simboli di guarigione di comprovata efficacia provenienti dalle tradizioni di tutto il mondo.

Le autrici in questo libro ti presentano la descrizione dei 64 simboli fondamentali della medicina informazionale suddivisi in tre mondi simbolici:

"codici geometrici" della Nuova Omeopatia
simboli della geometria sacra
simboli provenienti da tutto il mondo


Qui puoi attingere messaggi per la tua anima e portare alla luce trame relative al "tuo" simbolo che altrimenti rimarrebbero nascoste, come pure cogliere in prima persona che cosa intende trasmetterti il simbolo riguardo alla tua personale situazione.

Puoi utilizzare il libro per esempio aprendo una delle pagine e ricavandone indicazioni per una tua particolare problematica, o leggerlo giorno per giorno e inviare ogni volta un messaggio diverso alla tua anima.

Ci sono molte possibilita' di usufruire della forza dei simboli nel quotidiano e nella pratica terapeutica: nelle pagine del libro ti saranno illustrate varie proposte e suggerimenti sull'utilizzo, e sulla possibilita' di usare questo libro prezioso divertendoti anche!

I simboli sono il linguaggio del tuo subconscio e della tua anima, ed esercitano un potente effetto sia sul piano spirituale sia a livello di guarigione.

Anche se la mente non riesce a coglierli o a interpretarli, essi trasmettono comunque un chiaro messaggio al tuo subconscio, facendo scattare processi che possono riportare il benessere nella tua realta' quotidiana.




Guarire con i Simboli - Libro




Il linguaggio del subconscio e dell’anima in 64 simboli di guarigione
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sabato 18 ottobre 2014

I 12 PUNTI AMPLIAMENTO DELLA COSCIENZA



il trattamento è da fare prima di andare a dormire, massaggiare e stimolare tutti i punti
prima sulla gamba sx poi sulla gamba dx

con la cromopuntura si tratta ogni punto per circa 10 secondi con i seguenti colori
punto 1 ROSSO - punto 2\11 BLU -  punti 3\10 VIOLA -  punti 6\7 GIALLO - punti 4\9 ARANCIO
- punti 5\8 VERDE - punti 6\7 GIALLO -  punti 12 TURCHESE

seguendo le indicazioni esattamente e con pazienza diventerete veri esogeti e questo significa
" ora prendo me stesso nelle mie mani" oppure " ora mi metto sul cammino che mi conduce verso il supremo" Per fare cio' non avete bisogno di nessuno solo della fiducia in voi stessi e in questa fiducia sarete condotti sempre piu avanti piu' felici e piu' liberi

Peter Mandel
Esogetica senso e non senso della malattia e del dolore


giovedì 16 ottobre 2014

OLIO DI RICINO

L’olio di ricino nasce dalla spremitura a freddo dei semi dalla pianta Ricinus communis, originaria della zona tropicale, ma molto comune in India che ne è il maggiore produttore. Il risultato finale è un olio molto denso, viscoso, dal colore giallo paglierino e il cui gusto è molto forte e non gradevole. Lubrificante è anche un lassativo naturale molto potente, ma contiene la ricina che è una sostanza tossica quindi l’assunzione è consigliata in piccole dosi. Il suo impiego abbraccia sia la medicina, che la cosmesi, ma anche il classico rimedio naturale della nonna a cui ricorrere in caso di bisogno.

La sua composizione chimica comprende un mix di trigliceridi, acidi grassi composti al 90% da acido ricinoleico. La sua viscosità non viene intaccata dagli agenti atmosferici, quindi l’olio di ricino conserva inalterata la sua purezza anche sotto zero. Questa caratteristica lo rende indispensabile nell’industria meccanica, dove viene spesso impiegato come lubrificante. Ma è come rimedio naturale che trova la sua massima applicazione, non solo come lassativo ma come trattamento contro malattie e disturbi.
L’olio di ricino e la salute

Antimicotico naturale l’olio di ricino è ideale contro virus, batteri, muffe, ottimo quindi per contrastare problematiche come la tigna, la cheratosi, le infiammazioni cutanee e da lieviti, infine l’acne. L’impiego su unghie colpite da batteri garantisce un ottimo risultato finale, fortificandole e irrobustendole. Come anticipato possiede proprietà lassative, quindi è indicato per chi soffre di costipazione. Bene assumerlo in piccole dosi (un cucchiaio) a stomaco vuoto, a causa del gusto poco gradevole è utile mescolarlo con del succo di frutta o di zenzero. Viste le sue proprietà è importante non eccedere nell’assunzione, senza superare i tre giorni di dosaggio.

Alcuni studi hanno messo in relazione l’olio di ricino con l’artrite su cui avrebbe dei benefici positivi. Un massaggio sulla zona infiammata potrà garantire un esito benefico. Il metodo più indicato è l’impacco, dopo aver ripiegato un pezzo di flanella non sbiancato in 4 o 5 strati lo si immerge nell’olio. Lo si posiziona sulla parte dolorante, che si ricopre con più strati di pellicola trasparente per alimenti. Sulla parte è possibile posizionare una borsa dell’acqua calda (o una bottiglia di acqua calda) e lasciare tutto in posa per 45 minuti. Il batuffolo si può riutilizzare, conservandolo in frigorifero dentro un sacchetto trasparente.

Gli impacchi notturni sono una valida soluzione anche per le irritazioni e i pruriti. Avvolgere la parte con del cotone imbevuto d’olio di ricino e lasciarlo in posa per tutta la notte, proteggendo il tutto con della pellicola per alimenti, ciò garantirà miglioramenti importanti.

Bellezza e olio di ricino

Grazie ai suoi principi naturali l’olio di ricino è considerato unanti-age naturale, valido contro i radicali liberi della pelle e dei capelli. Infatti è un buon emolliente, idrata e ammorbidisce la cute penetrando e favorendo la produzione di collagene ed elastina. La pelle appare subito più liscia, morbida, elastica e ringiovanita. L’utilizzo è minimo e parsimonioso, basta picchiettare un batuffolo imbevuto in poco olio di ricino sia sul contorno occhi che sul resto del viso, e massaggiare delicatamente con le dita pulite.

Possiede un buon ascendente sulla cheratina, parte integrante di capelli, unghie e ciglia, per questo la sua applicazione è un vero toccasana. Grazie allo schermo protettivo che riesce a creare può nutrire la parte interessata, riequilibrando il quantitativo di grasso necessario. Meglio mescolarlo sempre con olio di mandorleo di lino, quindi distribuirlo come impacco sui capelli secchi, sfibrati, rovinati e opachi. L’azione notturna, protetta con della pellicola per alimenti, risulterà ottimale per il benessere della capigliatura prevenendo anche la caduta. Uno shampoo veloce al risveglio completerà il procedimento benefico.
http://www.greenstyle.it/olio-di-ricino-proprieta-e-benefici-62506.html

I più... anzi, i meno giovani ricorderanno i racconti dei propri genitori sulla dedizione della loro mamma all'olio di ricino durante la loro crescita. Al primo sintomo di qualsiasi malattia nei bambini, lei somministrava immediatamente un cucchiaio di olio di ricino. Non ci dovrebbero essere dubbi che esso fornisca una pronta soluzione per la costipazione, ma deve avere anche positivi effetti sulla memoria... sicuramente i vostri genitori ricorderanno vivamente ancora oggi il gusto e gli effetti dell'olio di ricino.
E' una sostanza davvero unica. Mentre molti conoscono il suo uso per la costipazione, i guaritori popolari di tutto il mondo lo hanno usato per trattare una grande varietà di malattie. La sua efficacia probabilmente è dovuta alla sua particolare composizione chimica.
L'olio di ricino è un trigliceride dell'acido ricinoleico. Sembra che questo acido non si trovi in altre sostanze eccetto questa. Una così alta concentrazione di questo acido grasso è ritenuta responsabile delle sue notevoli proprietà curative.
L'acido ricinoleico si è dimostrato essere efficace nel prevenire la crescita di numerose specie di virus, batteri, lieviti e muffe. Ciò dovrebbe spiegare l'alto grado di successo nell'uso topico dell'olio nel trattare malattie quali la tinea (causata da larve, vermi o funghi), cheratosi (malattie della pelle), infiammazioni cutanee, abrasioni, infezioni da funghi alle unghie, acne e prurito cronico.
Di solito per queste malattie sulla zona coinvolta viene semplicemente fatto un impacco con un panno imbevuto di olio di ricino oppure, se la zona è molto piccola, può essere usato un cerotto imbevuto. Si può rendere più veloce la guarigione delle infezioni resistenti e quelle alle unghie dei piedi e delle mani che sono scolorite e indurite, facendo precedere l'impacco con l'olio di ricino da un immersione delle parti interessate in una soluzione con sali Epsom.
Nonostante la sua indubbia efficacia come antimicrobico, la ricerca sui suoi benefici come medicinale è stata piuttosto scarsa. E' invece utilizzato ampiamente per impieghi industriali.
In Russia è conosciuto come "Kastorka". Il gambo della pianta è usato nell'industria tessile. L'olio che si estrae ha una notevole viscosità e non ghiaccia nemmeno nel clima rigido della Russia. Questo lo rende un lubrificante ideale per impianti industriali.
In medicina l'olio è aggiunto a prodotti per risanare i capelli (una parte di olio e 10 parti di alcool etilico), per trattare costipazioni, ulcere cutanee, alcune infezioni ginecologiche e irritazioni agli occhi.
La pianta è nativa dell'India dove è chiamata "Erand" e dove è usata ampiamente per tutti i problemi gastrointestinali come costipazione, dissenteria e infiammazioni intestinali. E' anche usata per trattare infezioni della vescica e vaginali e l'asma. Si dice che il baccello può essere bollito nel latte e acqua e poi preso internamente per alleviare l'artrite e i dolori alla parte bassa della schiena accompagnati da sciatica.
Sono state trovate anche testimonianze di madri che allattavano (nelle isole Canarie) che utilizzavano un cataplasma ricavato dalle foglie della pianta. Esse lo applicavano sul seno per aumentare la secrezione di latte e per alleviare l'infiammazione e il ristagno di latte nelle ghiandole mammarie. Applicando il cataplasma nella zona addominale venivano anche normalizzate le mestruazioni.
Alcuni medici in anni recenti hanno ottenuto continui e notevoli risultati dall'applicazione di impacchi al'olio di ricino nonostante oggi questa tecnica sia piuttosto sconosciuta ed evitata da molti altri medici.
Probabilmente ciò è dovuto a due ragioni. Primo, è troppo semplice. Per la maggioranza delle persone è difficile immaginare che una cosa così semplice come gli impacchi con l'olio di ricino possano avere un profondo effetto su molti problemi di salute. Secondo, nel nostro attuale sistema sanitario i risultati positivi da soli non costituiscono un fattore importante nel determinare se un trattamento può essere accettato dall'establishment medico. Molti ( forse eccetto il povero paziente) sembrano oggi più preoccupati su come qualcosa si creda funzioni, piuttosto che se funzioni realmente.
Se non sei particolarmente interessato su come l'olio di ricino può rinforzare il sistema immunitario, puoi saltare il prossimo paragrafo.

Per chi soffre per malattie di origine virale up.jpg

. Altri hanno eliminato problemi cronici associati all'epilessia, iperattività, malattie del fegato e della cistifellea e ritenzione di liquidi.
Una ricerca medica ha evidenziato come, quando usati in maniera appropriata, gli impacchi con l'olio di ricino migliorano le funzioni della ghiandola timo e altre aree del sistema immunitario. In particolare, in due separati studi dei pazienti che avevano utilizzato impacchi addominali avevano ottenuto un significativo aumento della produzione di linfociti rispetto all'aumento di quelli che avevano usato un impacco placebo.
I linfociti sono cellule del sistema immunitario che combattono le malattie. Sono prodotti e "alloggiati" principalmente nel tessuto linfatico. Questo comprende fra gli altri la ghiandola timo, la milza, i linfonodi e l'intestino tenue. Il sistema linfatico è una struttura straordinariamente complessa, lavora di pari passo con il sitema circolatorio e quello digestivo.
Nel sistema circolatorio il sangue appena ossigenato dai polmoni si muove dal cuore attraverso le arterie più piccole fino a raggiungere i vasi più piccoli chiamati capillari. E' in questi microscopici tubicini che il sangue scambia l'ossigeno e i nutrienti con i prodotti di scarto delle circostanti cellule del corpo. I capillari allora divengono gradualmente più grandi fino a formare le vene attraverso le quali il sangue non ossigenato e portatore di prodotti di scarto ritorna ai polmoni e poi al cuore per essere rimesso in circolazione.
Ulteriori fluidi e i prodotti di scarto vengono espulsi da ogni cellula del corpo. Questi fluidi si accumulano in piccoli spazi fra le cellule. Se tutto questo materiale non fosse in qualche modo eliminato, cominceremmo a gonfiarci come un rospo e moriremmo nel giro di 24 ore. Fortunatamente, abbiamo un sistema circolatorio completamente separato, chiamato sistema linfatico, che è capace di assorbire e rimuovere tutti questi fluidi, proteine e materiali di scarto.
L'estesa rete del sistema lifatico ha centinaia di chilometri di "tubetti" che ricoprono l'intero corpo. Attraverso questi tubetti tutto questo materiale può ritornare al sangue così da essere riutilizzato o eliminato .
Lungo questi tubetti linfatici troveremo delle masse a forma di bulbo chiamate linfonodi, che agiscono come filtro e producono anticorpi quando affrontiamo proteine estranee. Sicuramente ognuno di noi avrà avuto esperienza di linfonodi infiammati gonfi o doloranti. Di solito è il risultato di anticorpi che hanno combattuto un'infezione.
Oltre a far ritornare i fluidi filtrati dal sistema circolatorio e creare anticorpi per il sistema immunitario, il sistema linfatico esegue anche un'altra importante funzione.
Piccole aree di tessuto linfatico, chiamate placche del Peyer, sono diffuse lungo tutto l'intestino tenue. Diversamente da altri nutrienti, le molecole grasse sono generalmente troppo grandi per essere assorbite direttamente dall'intestino. Infatti, esse sono assorbite da queste placche e trasportate lungo il sistema linfatico e quindi rilasciate nel flusso sanguigno dove possono essere portate in tutto il corpo. Fra l'80 e il 90% di tutti i grassi assorbiti dall'intestino richiedono l'aiuto del sistema linfatico.
Quando è il momento di trattare la maggioranza dei problemi di salute, raramente è preso in considerazione lo stato del sistema linfatico. Agli studenti di medicina è insegnato che un malfunzionamento del sistema linfatico è facile da scoprire perché è accompagnato da edema plastico (l'accumulo di liquidi nei tessuti, cioé gonfiore dei piedi, caviglie o mani).
Il test per l'edema plastico è abbastanza semplice. Si preme un dito e immediatamente lo si riascia nell'area della pelle dove vediamo il gonfiore. La pelle rimarrà abbassata formando una piccola fossa che rimane fino a quando il fluido esterno alle cellule ritorna nella zona (questo può avvenire da 5 a 30 secondi). Purtroppo, degli studi hanno dimostrato che l'edema plastico e altri segni di ritenzione di liquidi non possono essere osservati fino a quando il livello di fluidi fuori dalle cellule raggiunge il 30% sopra la normalità. In altre parole, si può avere un serio problema al drenaggio linfatico molto prima che possa essere scoperto.
Quando il drenaggio della linfa diminuisce e i fluidi cominciano ad accumularsi attorno alle cellule possono capitare problemi molto seri. Primo, ogni cellula è forzatamente allontanata dai capillari. Quindi la quantità di ossigeno e di nutrimento che riceve diminuisce. Sotto sforzo o stress alcune cellule possono morire. In aggiunta, le cellule sono obbligate a sopravvivere immerse nei loro propri prodotti tossici e di scarto. Questa situazione può alla fine portare alla degenerazione e alla distruzione di organi. Per esempio, uno scarso drenaggio linfatico del cuore può causare danni al suo tessuto e persino insufficienza cardiaca. Problemi simili succedono al fegato, ai reni e ad altri organi.
Un buona analogia sarebbe quella di una persona che dovesse essere confinata in una stanza della propria casa. Qualcuno potrebbe portarle cibo e acqua, ma non rimuovere i suoi prodotti di scarto. Alla fine lei avrebbe difficoltà a restare sana in un simile ambiente. Come i prodotti di scarto si accumulano, si ammalerebbe non solo la persona, ma anche quelle attorno a lei. Proprio come ogni cellula, in aggiunta al nutrimento e all'ossigeno, la rimozione dei prodotti di scarto è essenziale per la salute dell'intero organismo.
A dispetto del problema di salute, molti medici presumono che il sistema linfatico stia funzionando adeguatamente. Questa ipotesi è fatta a rischio del paziente. Ricerche hanno dimostrato che con l'invecchiamento certi organi cominciano a degenerarsi. Il timo è il componente chiave del sistema immunitario. E' responsabile inizialmente dell' appropriato sviluppo del sistema linfatico ed è praticamente assente negli individui anziani. Le placche di Peyer, cominciano a divenire più piccole con l'età e sono spesso distrutte da alcune malattie.
Un ricercatore, il dott. Cayce, ritiene che la salute e il benessere dipendano dallo stato di queste placche. Ha affermato in diverse occasioni che un particolare componente che si forma al loro interno è necessario per mantenere l'integrità del sistema nervoso. Potrebbe aver ragione. A tutt'oggi, non si conosce completamente l'importanza sia della ghiandola timo che di queste placche.
Si dovrebbero fare maggiori sforzi per migliorare le funzioni del sistema linfatico in ogni problema di salute. Questo si applica all'AIDS, così come alle malattie cardiache, emorroidi e qualunque altra malattia. Non esiste alcun medicinale che possa migliorare il flusso linfatico; comunque questo compito può essere facilmente svolto dall'applicazione esterna dell'olio di ricino.
Quando l'olio è assorbito attraverso la pelle, succedono alcuni straordinari avvenimenti. Il numero dei linfociti aumenta. E' il risultato di una positiva influenza sulla ghiandola del timoe/o sul tessuto linfatico.
Il flusso della linfa aumenta in tutto il corpo. Ciò velocizza la rimozione delle tossine che circondano le cellule e riduce il gonfiore dei linfonodi. Il risultato finale è un complessivo miglioramento delle funzioni organiche con una diminuzione della fatica e della depressione.
Come la tossicità viene ridotta, il pH della saliva diviene meno acido, il che indica un miglioramento della salute. Le placche di Peyer nell'intestino tenue divengono più efficienti nell'assorbimento degli acidi grassi, che sono essenziali per la formazione degli ormoni e di altri componenti necessari per la crescita e la riparazione (generale e delle cellule).

I modi più comuni di usare l'olio di ricino up.jpg

Assunto per bocca.
Il modo più comune e conosciuto (e più sgradevole) di usare l'olio è quello di prenderlo oralmente. Generalmente questo metodo si usa per affrontare la costipazione. La dose giornaliera raccomandata è di un cucchiaio per gli adulti e un cucchiaino per i bambini. Di solito ci si può apettare un effetto "depurativo" entro circa 4-6 ore.
Massaggiato direttamente sulla pelle.
Per diverse condizioni menzionate più avanti, l'olio può essere semplicemente strofinato sulla pelle. Può anche essere usato come olio per massaggi che sembra particolarmente efficace quando applicato lungo la colonna vertebrale. La direzione del massaggio dovrebbe sempre seguire lo stesso cammino del sottostante sistema linfatico drenante.
Indicazioni per l'applicazione topica (sulla superfice della pelle)
Molto spesso non è necessario applicare impacchi di olio di ricino, si possono ottenere incredibili risultati anche con una semplice applicazione direttamente sulla pelle. La seguente è una lista parziale dei più comuni disturbi cui può porre rimedio:
  • borsite,
  • cheratosi cutanea,
  • cisti sebacee,
  • distorsione dei legamenti,
  • ferite,
  • infezioni batteriche e da funghi,
  • lentigini senili (macchie "del fegato" o "dell'età"),
  • prurito,
  • smagliature addominali (prevenzione),
  • strappi muscolari,
  • tinea,
Impacchi con olio di ricino
Uno dei più utili e meno usati metodi di usare quest'olio è di adoperare impacchi. Questi sono un modo economico ed efficace per assorbire direttamente nei tessuti dell'organismo l'acido ricinoleico e altri componenti salutari dell'olio di ricino.
Per preparare un impacco saranno necessari i seguenti articoli: olio di ricino pressato a freddo, un termoforo standard, un sacco di plastica (tipo quelli delle immondizie o della spesa), due o tre pezzi di flanella di cotone o di lana e un asciugamano grande.
  • 1. Iniziare mettendo il termoforo sopra una superficie liscia e impostarlo sulla posizione: alto.
  • 2. Sopra il termoforo mettere il sacco di plastica. Poi inzuppare i pezzi di flanella con l'olio di ricino (circa mezza tazza) e distenderli sopra il sacco e il termoforo.
  • 3. Ora l'intero impacco può essere messo sul corpo con la parte imbevuta direttamente sulla pelle. Per condizioni generali l'impacco dovrebbe essere posto sull'addome. Per problemi alla schiena, lo si può mettere dove c'è dolore. Per aiutare a mantenerlo sul posto e per evitare che l'olio fuoriesca e macchi lenzuola o altro, il corpo può essere avvolto in un asciugamano grande.
  • 4. L'impacco dovrebbe essere mantenuto per almeno un'ora e la temperatura del termoforo dovrebbe essere la massima tollerabile dal paziente.
  • 5. Quando si toglie l'impacco, l'olio che rimane può essere frizionato sulla pelle oppure tolto utilizzando un pò di acqua e bicarbonato di sodio (due cucchiai in poco meno di un litro d'acqua).
  • 6. La flanella può essere riutilizzata se conservata opportunamente. Metterla in una busta di plastica o in un contenitore e conservarla nel frigorifero. Prima di usarla la prossima volta, farla riscaldare e aggiungere sempre 1 o 2 cucchiai di olio di ricino fresco. Dopo un mese di utilizzo è consigliabile usare una flanella nuova.
Indicazioni per gli impacchi con l'olio di ricino.
Congestione linfatica.
Si tratta, ovviamente, di condizioni di cui si conosce il collegamento con uno scarso drenaggio del sistema linfatico. Queste dovrebbero comprendere disturbi quali:
  • appendicite,
  • artrite,
  • ritenzione di liquidi con gonfiore alle articolazioni e dolore,
  • cirrosi epatica, epatiti, congestioni,
  • congestioni relative a mestruazioni,
  • costipazione, occlusione intestinale o aderenze,
  • foruncoli,
  • gonfiore ai linfonodi,
  • infezioni alle vie aeree superiori,
  • infezioni vaginali o alla vescica,
  • iperattività,
  • malattie della cistifellea,
  • problemi al colon, tipo morbo di Crohn o colite.
Problemi neurologici.
Diversi problemi neurologici hanno reagito bene all'olio di ricino.

  • infiammazioni ai nervi quali sciatica, herpes zoster, ecc.
  • morbo di Parkinson,
  • sclerosi multipla,
  • emicranie,
  • paralisi cerebrale.




  • Conclusioni up.jpg


  • Nei suoi studi, il dott. Cayce ha attribuito diverse proprietà all'olio di ricino. Molte erano in un modo o nell'altro collegate al sistema linfatico. Comunque egli ha anche accennato l'idea che questo olio abbia una qualità vibrazionale che aiuta ad armonizzare e promuovere la guarigione all'interno delle cellule del corpo. In base a dichiarazioni come queste, molta gente ha bollato i suoi studi come ciarlataneria. Comunque, acquisendo sempre nuove conoscenze sul funzionamento dell'organismo umano, le sue teorie non sembrano così inverosimili.
    La dott. Johanna Budwig ha connesso le prorietà curative dell'olio di lino al suo unico legame chimico che vibra alla stessa frequenza delle onde della luce solare. Lei ritiene che gli acidi grassi essenziali dell'olio di lino abbiano la capacità di assorbire e conservare l'energia della luce solare. E' possibile quindi che lo speciale legame dell'olio di ricino funzioni in maniera simile.
    Indipendentemente da come funzioni, è probabile che saremo più che soddisfatti nel provare gli incredibili benefici che si potranno ottenere con il semplice uso dell'olio di ricino. Molti secoli fa, la pianta fu chiamata con il nome di "Palmo di Cristo". Fu così chiamata per la forma delle sue foglie che si riteneva rappresentassero il palmo della mano del Cristo. Conoscendo il potere curativo di questa pianta, questo nome potrebbe essere una delle più accurate descrizioni mai fatte.

    Bibliografia up.jpg




  • http://www.procaduceo.org/it_cure/olio_ricino.htm

  • Ricino - Olio Vegetale
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    venerdì 10 ottobre 2014

    I CONFLITTI INTERIORI CHE LOGORANO L ' ORGANISMO


    Un amore sbagliato.
    Una grave perdita, un lutto, una separazione, una persistente insoddisfazione sul lavoro.
    Frequentissime condizioni che possono dare non solo ansia, tristezza, malinconia, ma anche malattie psicosomatiche, come eruzioni cutanee, problemi digestivi e respiratori, disturbi del sonno.
    Come ben spiega la psiconeuroendocrinoimmunologia e la medicina psicosomatica, i sentimenti e le emozioni negative, soprattutto quando non espresse, possono radicarsi nel corpo.
    «Ogni individuo è un’inseparabile unità fra mente e corpo: per questo, salute o malattia sono anche un’espressione di benessere o malessere psicologico», spiega Antonino Minervino, Primario dell’Unità Operativa di Psichiatria 25, a Casalmaggiore (CR) e Membro Consiglio Direttivo della Società Italiana di Medicina Psicosomatica.
    «Nel malessere psicologico, ad esempio, vi è un considerevole incremento di cortisolo, ormone che in quantità eccessive, inibisce il sistema immunitario. E rende così più vulnerabili alle malattie infettive».
    Ma i sintomi non vanno combattuti è basta perché sono anche un segnale che ci manda il nostro inconscio per dirci di cambiare.
    Bisogna imparare a coniugare il sintomo con il suo significato profondo. Ammalarsi in questi casi deve diventare lo stimolo ad abbandonare gli atteggiamenti negativi, le strade poco consone alla propria natura più profonda. Anche se, si sa, per attuare questo processo spesso non basta una buona propensione all’introspezione e all’autoanalisi, ma è necessario la guida, il supporto di un esperto.
    Ecco, di seguito, la spiegazione psicosomatica di alcuni tra i disturbi più ricorrenti ed il loro significato.

    MAL DI TESTA. Cefalea ed emicrania possono segnalare il bisogno di ridurre l’eccesso di razionalità, l’esigenza di dar più voce all’intuizione e alle emozioni. Solitamente, chi soffre di cefalea è uno che deve tenere sempre tutto sotto controllo senza delegare mai, è troppo realista, imbrigliato in un progetto di vita con standard troppo elevati e conseguenti difficoltà a raggiungere gli obiettivi prefissati. «Spesso si tratta di persone che, sin dall’infanzia, hanno subito aspettative genitoriali esagerate», dice Anna Zanardi, psicologa e autrice del saggio "Il linguaggio degli organi", recentemente pubblicato per Tecniche Nuove.«Spesso, in queste persone si nota una serie di caratteristiche ricorrenti: forti componenti ansiose, ambizione, aspirazione a dominare, tendenza al perfezionismo, grande tensione nervosa e spiccata tendenza a reprimere sentimenti negativi, come invidia ed ostilità, soprattutto rivolte a forme di successo intellettuale», osserva Minervino.INSONNIA.
    L’insonnia è un disturbo che colpisce, di preferenza, chi non riesce a lasciarsi andare e accompagna la depressione. Spesso, chi soffre di insonnia è anche una persona profondamente insicura, che si stente esausta e sovraesposta ai rischi della vita.

    TORCICOLLO.
    Chi tende a somatizzare nei muscoli e nelle ha un modello di vita piuttosto rigido, con una propensione al perfezionismo e all’autocontrollo, una costante "padronanza di se stesso", negandosi impulsi aggressivi e manifestazioni di delusione e di irritazione. «Appaiono come persone infinitamente disponibili, ma, in genere, questi tratti caratteriali sono il risultato più di una costrizione intima, neppure conosciuta come tale, che di una spontanea apertura verso gli altri». Uno dei disturbi più frequenti, il torcicollo, si alterna spesso alle cervicalgie. «Questi malesseri rappresentano un’esacerbazione del "mantenere la testa a posto", o del "non abbassare la testa", atteggiamenti che in buona misura non sono da evitare, ma che nel loro manifestarsi in modo troppo rigido svelano la presenza di un disadattamento emotivo, che si trasforma in una costante richiesta a se stessi di maggior sforzo e volontà», dice Minervino.

    DISTURBI RESPIRATORI. Simboleggiare la difficoltà ad affrontare da soli gli ostacoli e le lotte, piccole o grandi, che la vita inevitabilmente richiede: molto forte è, infatti, l’equivalenza della respirazione con l’autonomia. «L’esempio più classico è dato dall’asma, una malattia complessa che spesso può avere anche una base allergica, ma "nasconde" nella storia della maggioranza di queste persone un’esperienza infantile conflittuale con la madre o con figure equivalenti.
    Un altro esempio piuttosto comune è rappresentato dalla tosse nervosa, indice di una grande tensione e del tentativo di sbarazzarsi di desideri percepiti come estranei o pericolosi.
    Non a caso, sentimenti di collera o di ira che non si riescono ad esprimere a parole sono spesso alla base della tosse cronica», dice Minervino.

    ORTICARIA,
    psoriasi ed altre patologie dermatologiche.
    La pelle rappresenta uno dei più importanti organi di espressione emotiva.
    Pelle e sistema nervoso si sviluppano dallo stesso gruppo di cellule dell’embrione, l’ectoderma: è come se fossero due facce, una esterna ed una interna, della stessa funzione. Sarà per questo che la pelle è lo straordinario confine fra il dentro ed il fuori, specchio dell’anima e grande strumento di comunicazione. Ma qual è il problema alla base di chi soffre, per esempio, di un disturbo specifico, come l’orticaria? «Sono persone con una tendenza ad adottare atteggiamenti passivi nei rapporti umani. Hanno una spiccata componente ansiosa associata ad una scarsa tolleranza all’ansia stessa, una grande vulnerabilità nei rapporti sentimentali ed un elevato grado di insicurezza. In particolare, il prurito, tipico sintomo dell’orticaria, indica la scarsa propensione a reggere una tensione emotiva, irritabilità, ansia, problemi sessuali, sentimenti di colpa, paura e collera ed inibizione dell’aggressività, spesso accompagnate da uno stile ossessivo», dice Minervino.

    ALLERGIE. Esprimono un reazione aggressiva volta a difendersi simbolicamente da ciò che attrae e che, insieme, si percepisce come pericoloso. «Esprime la paura della persona verso chiunque, anche verso il proprio partner. Non è raro che il soggetto allergico riconosca l’altro per il suo bisogno di intimità, ma lo tratti, nello stesso tempo, come uno sconosciuto, un estraneo», spiega Zanardi. Aggiunge Minervino: «Chi soffre di problemi allergici di solito porta in sé un bisogno più o meno profondo di protezione, di attenzioni premurose e protettive.
    Spesso si tratta di persone ipersensibili, che hanno difficoltà ad avere relazioni che comportano troppa distanza».

    PROBLEMI CARDIACI.
    Spesso chi manifesta "problemi di cuore" ha fortemente compresso le sue emozioni e pulsioni istintive, si è trincerato dietro una cortina impenetrabile. Psicosomaticamente, chi è affetto da angina pectoris è spesso descritto come un individuo che nella vita si è preso particolarmente "a cuore" qualcosa o qualcuno e, per tale motivo, si è isolato, almeno dal punto di vista psicologico, da tutto e tutti. Questa persona tende, di conseguenza, ad evitare le relazioni, ad interiorizzare molta aggressività e a manifestarla solo in rare occasioni», spiega Zanardi. Diverso, invece, il profilo psicosomatico di chi è stato colpito da infarto cardiaco. «L’infarto spesso rappresenta il punto d’arrivo di sofferenze interiori croniche, prolungate.
    Chi ne è stato colpito, non di rado ha una paura molto radicata della perdita, che si trasforma in una depressione mascherata. È una persona insicura, dipendente, vulnerabile, ma che tende a negare e a reprimere queste sue caratteristiche e bisogni. Anche a se stesso».GASTRITE e altri disturbi dell’apparato digerente.Soffrire, con una certa frequenza, di gastriti, bruciori di stomaco e altri disturbi digestivi denota un atteggiamento spesso rinunciatario, una mancanza di fiducia nelle proprie potenzialità. Osserva Zanardi: «Chi soffre di malattie gastriche è lacerato tra due poli opposti: reprime l’aggressività, oppure esplode in reazioni iperaggressive. Si sente spesso rifiutato dagli altri, ha forti bisogni di dipendenza e di sicurezza; è profondamente frustrato da eventuali insuccessi e facilmente vulnerabile nella sfera affettiva. Tende anche a soffrire di rabbia repressa e di forme di invidia». Il consiglio per superare queste difficoltà? Aumentare la consapevolezza emotiva e accettare il bisogno di protezione, di attenzioni, spesso mascherate da un’apparenza di orgoglio e di indipendenza.

    STITICHEZZA CRONICA E COLON IRRITABILE.
    Secondo la psicosomatica, la stipsi cronica riguarda, di preferenza, le persone che presentano caratteristiche quali ostinazione, metodicità e parsimonia. Caratteristiche che, all’estremo, portano all’intolleranza, alla pedanteria e alla avarizia. «La colite è spesso l’espressione di uno stress protratto ed è connessa a fattori emotivi legati ad una struttura di tipo ossessivo o ad ansia e depressione», dice Minervino. Anche nella rettocolite ulcerosa, malattia dell’intestino tra le più gravi, frequentemente si rileva una marcata componente emotiva, con presenza di forme depressive, esperienze di perdita (reali quanto immaginate) e di situazioni vissute come minacciose per la propria esistenza. «Spesso, le persone che ne sono colpite vivono con estremo disagio i cambiamenti nel mondo del lavoro o nel loro ambiente abituale e tendono ad inibire ogni forma di aggressività», sottolinea Minervino.
    http://www.damiduck.it/Dalla%20testa%20al%20corpo%20I%20conflitti%20interiori%20che%20logorano%20l.htm

    giovedì 9 ottobre 2014

    NUTRIZIONE SANA: NON BASTA IL CIBO BIO. CAMBIA IL TUO STATO D'ANIMO PRIMA DI MANGIARE


    Omraam Mikhael Aivanhov - Album Foto - Libro
    Dagli insegnamenti di M. Aivanhov.

    Quante persone, turbate da una vita farraginosa, cercano un mezzo per ritrovare l’equi- librio! Pensano di trovarlo praticando lo yoga, lo zen o la meditazione trascendentale, oppure imparando una tecnica di rilassamento. 

    Evero che questi metodi sono tutti validi, tuttavia, secondo me, esiste un esercizio piu` facile e piu` efficace:imparare a mangiare correttamente. Vi sorprende? Invece di mangiare senza pensare a nulla, nel frastuono, in uno stato di nervosismo, nella fretta o perfino litigando – e poi andare a fare dello yoga! – non sarebbe meglio comprendere che ogni giorno, due o tre volte al giorno, vi si offre l’oc- casione di fare un ottimo esercizio di rilassamento, di concentrazione e di armonizzazione di tutte le vostre cellule? 

    Al momento di andare a tavola, allontanate dal vostro spirito tutto quello che vi po- trebbe impedire di mangiare in uno stato di pace e di armonia. Se non ci riuscite subito, prima di iniziare il pasto, attendete di aver raggiunto uno stato di calma. Se mangiate in stato di turbamento, di collera o di malcontento, introdurrete in voi ansieta` e vi- brazioni disordinate, che si trasmetteranno a tutte le vostre occupazioni successive. Se anche cercaste di darvi un contegno di calma o di autocontrollo, qualcosa di agitato e di teso emanerebbe egualmente dalla vostra persona: commettereste sicuramente degli errori, andreste ad urtare contro persone e oggetti e pronuncereste parole malaccorte che vi faranno perdere delle amicizie e che vi chiuderanno delle porte. . . 

    Se invece mangiate in uno stato di armonia, sarete in grado di affrontare meglio tutti i problemi che vi si presenteranno in seguito, e se nell’arco della giornata sarete costretti a correrre a destra e a manca, quella pace che avrete acquisito vi consentira` di affrontare al meglio le vostre attivita`. Infatti, si puo` andare molto lontano cominciando dall’inizio, dalle piccole cose. 

    Non crediate che la stanchezza dipenda sempre da un eccesso di lavoro. No, spesso e` dovuta a uno spreco di energie. Quando si inghiotte il cibo senza averlo prima ben
    masticato, ma anche senza averlo prima impregnato di pensieri e di sentimenti positivi, rimane piu` difficile da digerire, e l’organismo, facendo molta fatica ad assimilarlo, non avra` la possibilita` di trarne il giusto beneficio. 

    Quando consumate i vostri pasti senza rendervi conto dell’importanza di quello che state facendo, benche ́ il nutrimento rinvigorisca comunque il vostro organismo, riceve- rete di esso soltanto le particelle piu` grossolane e piu` materiali. Cio` non e` paragonabile alle energie di cui potreste beneficiare se foste veramente capaci di mangiare in silenzio, concentrandovi sul nutrimento per assorbirne gli elementi eterici e sottili. 

    Durante i pasti, concentratevi dunque sul cibo proiettando su di esso raggi d’amore; cos`ı facendo, si realizza la separazione fra materia ed energia; la materia viene tra- sformata attraverso il lungo processo della digestione, mentre l’energia sottile entra direttamente in voi e ne potete disporre subito. 

    Nella nutrizione, l’essenziale non sta negli alimenti stessi, ma nelle energie che gli alimenti contengono, la quintessenza che vi e` imprigionata, in quanto la vita si trova proprio in quella quintessenza. La parte materiale dell’alimento e` soltanto un supporto. Quella quintessenza cos`ı sottile e pura deve servire ad alimentare anche l’anima e lo spirito, e non soltanto i piani inferiori: il corpo fisico, il corpo astrale e il corpo mentale. 

    fonte

    mercoledì 1 ottobre 2014

    RUNESCRIPTI


    Io non so se i runologhi in Europa li usano; forse sì, forse no. Questo l'ho trovato ora dai russi, per me è una materia nuova: i RUNESCRIPTI.

    Li descrivono così: i runescripti sono generatori-amplificatori di matrice fatti di simboli, di solito rappresentano una combinazione di rune. Si usano in base al loro significato: conservazione e rafforzamento. Si portano sul collo, nella tasca, su un oggetto, qualcuno li fa tatuare. L'uso di una serie di questi generatori crea uno sfondo energetico-informazionale positivo.

    Il primo disegno: successo personale. Il secondo: per affrontare un esame.
    Chi conosce le rune saprà decifrare il disegno!

    Poi vi cercherò altre spiegazioni ed altri disegni.


    successo personale

    per affrontare un esame.



    Questo disegno runico, dicono, aiuta se fanno male le articolazioni; il disegno si fa sul cerotto. Credo si debba pronunciare una sorta di affermazione, ma non l'ho trovata. Magari, basta formulare bene l'intento e dirlo.



    per dolori alle articolazioni

    (da provare; tracciate con la cromopuntura nella zona dolorante il simbolo runascripti con rosso o infrarosso) Antar Raja

    A sx vedete il runescript che può aiutare a raggiungere la pace in famiglia (se ci sono le liti);
    La figura a dx può aiutare a sbloccare una situazione difficile, beneficiando la casa e la famiglia.





    può aiutare a sbloccare una situazione difficile, beneficiando la casa e la famiglia.




    può aiutare a raggiungere la pace in famiglia (se ci sono le liti);


    A sx vedete un runescript (non mi ricordo il nome giusto usato per queste figure dagli specialisti, perdonatemi!) che aiuta nel lavoro intellettuale, creativo, legato agli spostamenti.
    A dx si vede quello che difende la casa dagli attacchi magici, attira i soldi e il potere personale.
    Per capire che cosa sono queste figure leggete il post di qualche giorni fa, dallo stesso titolo.



     difende la casa dagli attacchi magici, attira i soldi e il potere personale.

     aiuta nel lavoro intellettuale, creativo, legato agli spostamenti


    Fonte LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA FB
    postato da Aelita Melina




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