... Non Solo Cromopuntura

domenica 27 aprile 2014

SCALAGGIO PSICOFARMACI


SCALAGGIO ANAFRANIL: SETTE ANNI DI PSICOFARMACI MI HANNO ROVINATO PER SEMPRE?

LETTERA


Salve Pietro

leggevo il tuo blog....
ho deciso di scalare i farmaci...io prendo l'anafranil...prima da 75, ora da 25.
Ho cominciato a scalare ...gradualmente da 75 a 50 ora 25.
Due cose volevo sapere...quanto tempo deve durare lo scalaggio?
Quando interrompo del tutto...cosa succede?
Mi sono impressionato a leggere gli effetti degli psicofarmaci.
Cioè mi hanno rovinato per sempre? sono cira 6-7 anni che li prendo.
Riesco ad uscirne?

grazie e ciao


F.to Davide C.

RISPOSTA

Ciao Davide,
e grazie di aver voluto contattare questo piccolo uomo.

Sono e rimango infatti un non-medico: non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo farmaci e ben me ne guardo dal farlo.

Sono un convinto sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ah, dimenticavo, non fatturo nessuna prestazione e le mie "parcelle" sono pari a ZERO.

Veniamo a noi.

Come dico sempre, via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

Anafranil: antidepressivo di vecchia generazione, della categoria dei cosiddetti "tricilici", principio attivo "clomipramina".
Viene utilizzato per la "cura" della depressione è viene considerato da molti il farmaco "principe" per quanto concerne il contenimento del disturbo ossessivo-compulsivo.

Questo è ciò che ufficialmente si dice.

Quello che penso io è diametralmente opposto: considero gli psicofarmaci tutti molecole demoniache, al pari e se non peggio delle droghe illegali da strada.

Sono molecole insidiose, infiltranti, capaci di sconquassare corpo e anima.

Insidiose perché sono un po' come le sirene di Ulisse: prima ti ammaliano (quando va bene) con un illusorio senso di benessere, per poi farti vedere, quando li scali e tenti di abbandonarli, il loro vero, terribile volto.

Veniamo alle tue domande Davide:

-lo scalaggio di uno psicofarmaco è un po' come un salto nel buio: ognuno risponde in maniera diversa e ci sono alcune variabili da tenere in considerazione. La prima è quante tipologie di farmaci si stanno assumendo. La seconda è da quanto tempo. La terza riguarda il proprio stile di vita, soprattutto nutrizionale, e se si stiano assumendo anche altri farmaci non psichiatrici.
Cosa significa tutto questo? Vado ad esempi...
Ho avuto a che fare con persone che hanno dismesso con relativa tranquillità antipsicotici potenti come il Risperdal, anche di botto, poiché avevano assunto tale farmaco per un periodo relativamente breve.
Ho avuto e sto avendo a che fare con persone che stanno patendo LE PENE DELL'INFERNO per scalare un ansiolito malefico come lo Xanax, preso per lunghi periodi di tempo.
Ho avuto a che fare con persone che hanno scalato senza particolari problemi antidepressivi SSRI presi per uno o due anni; altre invece ci hanno provato, ma i sintomi dell'astinenza (si, come i tossicodipendenti) erano così invalidanti da costringerle a riassumere il farmaco.
Tutto questo per farti capire che lo scalaggio di un farmaco è un'incognita: può essere fatto di botto, a mio parere, solo ed esclusivamente se si è assunto un solo tipo di farmaco e per periodi molto brevi (diciamo nell'ordine delle quattro settimane).
In caso di più farmaci e/o periodi di assunzione più lunghi, scalare lentamente è l'unico modo per non essere sommersi da crisi di astinenza di una potenza devastante.
Attenzione, la lentezza dello scalaggio non è garanzia di immunità dai sintomi da dismissione.
Gli psicofarmaci infatti modificano profondamente l'equilibrio biochimico del cervello umano, e quindi, una volta dismessi, tutta la sintomatologia che appare è semplicemente lo sforzo disintossicativo che il corpo compie per tornare a uno stato di quiete, detto "omeostasi".
Ho visto persone, infine, scalare senza problemi, per poi piombare in stati depressivi fortissimi a distanza anche di un anno; sintomo, questo, che gli psicofarmaci sono imprevedibili e che il corpo attua i suoi processi di pulizia interna in modalità a noi sconosciute.
Quindi risulta indispensabile ascoltarsi.
Ora sei a 25 mg: ascolta il tuo corpo e valuta quando è il momento di azzerare.
Preparati alle crisi da dismissione e al fatto che il tuo corpo dovrà ritrovare un equilibrio senza intrusioni di tipo chimico.
NON TEMERE tali crisi: sono un processo preordinato del sistema immunitario al fine di ristabilire la salute, in base al principio che il corpo "non va mai contro se stesso".
Circondati di persone che capiscano, avvertendole che quanto ti sta succedendo non è il "riaffiorarsi della malattia" come i dottoroni di turno vorrebbe farti credere, bensì il processo disintossicativo e purificativo che il corpo sta mettendo in atto per guarire;

-sette anni di farmaci non sono noccioline. Dai comunque fiducia al tuo corpo e ai poteri autoguaritivi insiti in ognuno di noi e vedrai di che meraviglie la nostra macchina è capace;

-associa, senza indugio, un regime alimentare vegano il più crudista possibile.


Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.


Prendi la tua salute nelle tue mani: sette anni di pillole, nessuna guarigione e solo tanta sofferenza.


Nessuna pillola potrà mai "guarire" la mente di nessuno.

I pensieri non si addomesticano a furia di bombe chimiche, non dimenticatelo mai.


NOTA BENE:


Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.


Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.


Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

fonte http://pietrobisanti.blogspot.it

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