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martedì 24 settembre 2013

EVITARE L’ACIDOSI


EVITARE L’ACIDOSI

Uno dei pericoli più gravi dell’organismo è l’acidosi. Abbiamo già 75 trilioni di cellule che per il loro normale funzionamento ci scaricano nel corpo, senza sosta e 24 ore al giorno, i loro residui metabolici, di tipo acido, per cui non abbiamo per niente bisogno di acidificarci ulteriormente con alimenti industriali, elaborati, raffinati, sintetizzati, pastorizzati, cotti, arricchiti, concentrati, salati e zuccherati.
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I cibi naturali dal gusto acido e dal test acido non sono affatto acidificanti come la gente pensa e crede. Gli acidi deboli della frutta (citrico, malico, tartarico) si alleano facilmente con i minerali per formare ottimi sali, per cui sono tutti alcalinizzanti. Caso classico quello del limone, fortemente acido in partenza e maggiore alcalinizzante tra tutti gli agrumi.
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Frutta, mandorle, semini, verdure e ortaggi sono alcalinizzanti.
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Cereali, legumi secchi, succhi di frutta conservati, farinacei cotti, cibi salati e zuccherati, sono acidificanti (ovvio che cibi animali, the, caffè, alcolici, cole, bevande gassate, farmaci, vaccini, stress psico-fisici ed emozionali, sono tutti fortemente acidificanti).
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PROBLEMI CAUSATI DALL’ACIDOSI
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L’acidosi causa problemi digestivi (bruciore, iperacidità, reflussi, dispepsie, gastriti, sonnolenza post-prandiale), problemi cutanei (eczema, psoriasi, acne, vitiligine), problemi nervosi (instabilità, palpitazioni), problemi osteoarticolari (artrosi, crampi, mialgie, osteoporosi), problemi endocrini (diabete, tiroiditi, mestrui irregolari, sterilità, candidosi), problemi immunitari (iperuricemia, ipertiroidismo).
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I COLORI DELLA NATURA
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L’American Dietetic Association e la Canadian Dietetic Association hanno messo in evidenza che frutta e verdura crude, oltre alle già note componenti qualitative tipo acqua biologica, vitamine (preziose micromolecole antiossidanti), fibre (ottime per il transito intestinale) e minerali, sono pure dotate di una classe di sostanze organiche di straordinaria utilità, chiamate fitochimici o nutraceuti, evidenziati dalle loro diverse colorazioni.
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- Bianco indica quercitina, isotiocianati e flavonoidi (utili per sistema osseo e sistema polmonare).
- Giallo arancio indica beta-carotene e flavonoidi (vit. A, crescita, mantenimento, collagene, vista).
- Verde indica vitale clorofilla, carotenoidi, acido folico B9, vitamina C (pro-ferro) e resveratrolo.
- Rosso indica licopene e antocianine (fragilità capillare, aggregazione piastrinica, prostata, vista).
- Blu-viola indica antocianine e beta-carotene (funzione urinaria, circolazione, vista).
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DIGIUNO DISINTOSSICANTE
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Mentre il vegan-crudismo è uno stile alimentare stabilmente depurativo e chelante (veleno- disgregante), il digiuno rappresenta una accelerazione depurativa, una specie di sala operatoria senza uso di bisturi.
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Digiuno igienista significa riposo fisiologico assoluto, con risparmio calorico-energetico, anche se ci sono stati esempi di digiuni effettuati sistematicamente prima di gare sportive importanti e persino casi di gente che in fase di digiuno ha addirittura completato una maratona.
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Digiuno significa zero cibo, e zero farmaci. Ammesso il respiro ritmato e profondo (finestra aperta per ricambio aria diurno e notturno), ammesso il movimento muscolare a letto, ammessa e obbligatoria l’acqua leggera da bere a sorsi e in continuazione (almeno 2-3 litri al giorno).
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QUANDO FERMARE IL DIGIUNO
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Meglio iniziare il digiuno la sera. Lo stop logico al digiuno avviene quando arrivano precisi segnali tipo forte ritorno appetito, temperatura e battito cardiaco non più alterati, alito non più pesante, urina non più scura ma di nuovo colore paglierino, lingua non più patinata. Prima di riprendere la normale alimentazione, è suggerito un giorno a base di sola frutta, o di soli centrifugati, o comunque un giorno a soli alimenti crudi.
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CONDIMENTI
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Evitare le salse ricche e complesse. Stare sull’olio extravergine di oliva estratto a freddo (ottimo per i bambini piccoli, per sportivi e per anziani che abbisognano di acido oleico), o su altri oli di semi estratti a freddo (lino, sesamo, girasole, vinacciolo, mais).
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Sale poco e integrale. Pepe andiamoci piano essendo esso irritante.
Per l’aceto va bene quello di mele non pastorizzato, ricco di acido malico utile per favorire la digestione.
L’aceto di vino non pastorizzato e fatto in casa, va bene limitando le quantità.
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La salsa di soia va bene se priva di glutammato. Peperoncino, cannella, curry, si possono usare, ma senza esagerazione.
Col crudismo, le sostanze piccanti diventano progressivamente inutili, al pari delle varie salse giapponesi o macrobiotiche.
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Esistono del resto le rape piccanti, i ravanelli, la rucola, il cren, le varie erbe aromatizzanti.
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CRUDISMO PER GRADI
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L’impatto iniziale col crudismo, per una persona rovinata da anni di cibi cotti e sbagliati, può essere duro sia dal punto di vista biochimico che da quello mentale. Qualcuno riesce a farlo e la cosa sta benissimo. Chi ha difficoltà puòarrivarci per gradi.
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Un primo obiettivo per dei crudisti esordienti può essere il 30% di crudo, per poi andare via via al 50 e al 75% degli avanzati, o al 90% dei quasi perfetti.
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Nella fase iniziale va bevuta più acqua (1 litro al giorno) al fine di aiutare la fase eliminativa. Man mano che aumenta la percentuale di crudità la sete scompare, e l’acqua minerale viene progressivamente soppiantata dall’acqua biologica della frutta e dalla clorofilla delle verdure.
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Se uno lavora e trasuda, o fa sport implicante intensa dispersione idrica, il caso è diverso.
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I VANTAGGI DEL CRUDO
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Nel crudo tutti i nutrienti rimangono intatti. Il crudo abbassa la pressione e fa perdere il sovrappeso.
La dieta cruda inverte il corso delle malattie, energizza il corpo, ritarda l’invecchiamento. Frutta e verdure vengono utilizzate e assimilate 2-3 volte più efficacemente e velocemente nella versione cruda rispetto a quella cotta.
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Migliorando la dieta si ha sempre effetto eliminativo. E’ come quando uno smette di fumare e di bere caffè, dove le tossine nicotiniche e caffeiniche vengono rimosse dai tessuti e dai depositi, con transito verso l’esterno mediante la corrente sanguigna. Ed è per questo che per ridurre le reazioni (mal di testa e sintomi fastidiosi da eliminazione tossine), si raccomanda di gradualizzare la transizione dal cotto al crudo.
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Chi ha problemi con gli agrumi, deve ricorrere alla reintroduzione prudente e progressiva. Un buon succo d’arancia mattiniero regala in ogni caso una freschezza mentale che dura per diverse ore.
- Valdo Vaccaro -

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