... Non Solo Cromopuntura

sabato 23 febbraio 2013

LINEA E PLACCA DEL FEGATO



Ho sperimentato la linea e la placca di Calligaris con il colore GIALLO
in cromopuntura è il colore del Fegato nei circoli funzionali.
come insegna i dr Calligaris la parte del dorso è legata al sentimento
nell'organo,in questo caso odio e rabbia.
la parte del palmo della mano invece è legata all'organo fisico.

la linea interdigitale si trova tra il dito indice  e il dito medio
sia sul dorso che sul palmo della mano
la placca si trova circa un dito sotto la piega delle dita
(per l'esatta collocazione delle placca fate riferimento agli studi di Calligaris)

Il trattamento è molto semplice passare con penna punta piramidale lungo la linea del fegato 
dal dorso al palmo e viceversa per 5 volte.
Usare poi la punta piatta lungo la linea ancora per 5 volte.

a questo punto Trattare la placca prima con punta piatta 1 minuto poi punta piramidale 1 minuto.
prima la placca del palmo della mano poi la placca del dorso.

Da notare che durante irradiazione del giallo nella parte del dorso stiamo lavorando sulla parte emozionale del fegato. Qui si nascondono emozione di Rabbia e Odio represse nel corso della vita.
potrebbero venire alla luce sentimenti molto forti, consiglio dopo irradiazione di
esprimere con la voce o con gibberish tutta la rabbia repressa, per tutto il tempo necessario.
In questa fase è importante lasciare andare i sentimenti di rabbia e odio
ESPRIMERE ACCETTARE E LASCIARE ANDARE
Dopo il procedimento completo ci si sente piu' tranquilli e sereni.

se permane uno stadio di odio e rabbia, bilanciare con la linea dell'amore\intestino 
trattare la linea assiale e relativa placca del dito pollice con il ROSSO

Trattasi di Cromopuntura Sperimentale consiglio prudenza a tutti

IVANO ANTAR RAJA



















mercoledì 20 febbraio 2013

VERTIGINE POSIZIONALE






Vertigine posizionale parossistica benigna (cupololitiasi - canalolitiasi)

La patologia, conosciuta anche come "cupololitiasi, canalolitiasi" è determinata da un brusco distacco di piccole formazioni dette otoliti all'interno del labirinto, distacco che avviene per cause non ancora del tutto note anche se sono state formulate diverse ipotesi: disturbi della microcircolazione ematica, traumi cranici o cervicali, forme idiopatiche.




La sintomatologia, ad insorgenza improvvisa, è caratterizzata da:

Violente vertigini rotatorie (oggettive) di brevissima durata (da qualche secondo a qualche minuto) scatenate dai movimenti del capo e del collo e del tronco

Nystagmo (movimento involontario degli occhi) con caratteristiche particolari

Tendenza alla recidiva

Assenza di sintomi otologici e neurologici

Presenza di sintomi neurovegetativi (nausea, conati di vomito, tachicardia) di breve durata

La diagnosi viene formulata, oltre che dalla tipica descrizione dei sintomi, anche da una manovra eseguita dallo specialista che evidenzia la presenza del tipico nystagmo (manovra diagnostica di Dix-Hallpike o di Semont).




Considerata la stretta affinità sintomatologica della vertigine posizionale con le vertigini "posturali", nella diagnosi differenziale è molto importante anche la consulenza del fisiatra (posturologo).




L'intervento dello specialista in odontoiatria (gnatologo) consentirà, inoltre, di differenziare le vertigini posizionali da quelle secondarie a patologie della articolazione temporo-mandibolare




Non esiste terapia medica efficace!




E' assolutamente necessario convincere il paziente, che è sempre molto preoccuapato della vertigine, della assoluta benignità della malattia.




La terapia più efficace è rappresentata da un tipo di "fisioterapia dedicata" detta rieducazione secondo Semont e Brandt Daroff.




Essa è quasi sempre in grado di risolvere il problema in un periodo variabile tra pochi giorni e due, tre settimane.Si basa su esercizi che esegue dapprima il medico e, successivamente il paziente al proprio domicilio, che servono ad eliminare gli otoliti distaccati dai liquidi del labirinto secondo i seguenti schemi in base al lato colpito:



CANALOLITIASI SINISTRA




- Seduti di traverso al letto (1) passate rapidamente sul fianco sinistro ed aspettate che la vertigine termini.


- Nel caso non si scatenasse alcuna vertigine rimanete nella posizione (2) per 30 secondi.

- Ritornate alla posizione seduta (3) e mantenetela per 30 secondi o fino all'esaurimento della vertigine.

- Passate rapidamente sul fianco destro (4); nel caso compaia vertigine attendete che termini; qualora non comparisse vertigine mantenete questa posizione per 30 secondi.

- Ritornate alla posizione seduta (5).

- Nel caso che in almeno una delle posizioni compaia vertigine ripetete la sequenza fino a quando nessuna delle posizioni provochi vertigine.

- Ripetete questi esercizi ogni 3 ore.

- Interrompete gli esercizi quando da due giorni non compare vertigine.





























CANALOLITIASI DESTRA




- Seduti di traverso al letto (1) passate rapidamente sul fianco destro ed aspettate che la vertigine termini.

- Nel caso non si scatenasse alcuna vertigine rimanete nella posizione (2) per 30 secondi.

- Ritornate alla posizione seduta (3) e mantenetela per 30 secondi o fino all'esaurimento della vertigine.

- Passate rapidamente sul fianco sinistro (4)




- nel caso compaia vertigine attendete che termini




- qualora non comparisse vertigine mantenete questa posizione per 30 secondi.

- Ritornate alla posizione seduta (1).

- Nel caso che in almeno una delle posizioni compaia vertigine ripetete la sequenza fino a quando nessuna




delle posizioni provochi vertigine.

- Ripetete questi esercizi ogni 3 ore.

- Interrompete gli esercizi quando da due giorni non compare vertigine.


























fonte http://www.otorinolaringoiatria.org/ORL/Nuovo%20sito/Vert.%20Posizionale.htm

sabato 9 febbraio 2013

La Placca dell’Ottimismo



La Placca dell’Ottimismo aiuta a porsi nei confronti della propria esistenza con un’attitudine mentale positiva, un’attitudine capace di rendere più facile cogliere quanto di bello la vita ha da offrire. E non dimentichiamo che l’ottimismo spesso attira quel pizzico di fortuna in grado di fare davvero la differenza…
Lavorare con questa Placca cutanea vuol dire entrare nel profondo di sé per trovare le cause di un eventuale atteggiamento pessimista e per riscoprire la vera e soggettiva Matrice di un sano pensare positivo.
La Placca è localizzata sul dorso del piede destro, poco meno di un dito all’interno della sua linea mediana (l’ideale linea che divide il piede in una metà sinistra e una destra) e due dita sotto la linea articolare (vedi immagine). Il suo diametro misura circa 12 millimetri, con leggere variazioni in base alla corporatura.
Placca dell'Ottimismo
Placca dell’Ottimismo
La Placca si rintraccia facendo scorrere un dito nell’area indicata, esercitando una leggera pressione fino a individuare sulla pelle la zona circolare di maggior sensibilità.
Questo punto diventa ipersensibile, e quindi di più facile reperibilità, quando si prova un sentimento positivo oppure mentre viene svolta una delle seguenti azioni:
- flettere ed estendere le dita delle mani (meglio se ci si trova in posizione eretta);
- mettere le mani sulla nuca ed estendere forzatamente il capo.
La Placca genera ripercussioni fisiche che sono la manifestazione delle memorie inerenti l’ottimismo cristallizzatesi nel corpo. Molti riflessi sono soggettivi, ma possiamo elencarne alcuni tipici e comuni a tutti, per aiutare nell’operazione di convalida:
- tendenza a socchiudere gli occhi o leggero peso alle palpebre;
- maggiore sensibilità alla metà anteriore del cranio;
- maggiore sensibilità, senso di fastidio o leggero dolore nella zona delle spalle, specialmente a sinistra.
La dermostimolazione si può effettuare in molti modi (spiegati dettagliatamente nei nostri libri), ma qui, per semplicità, proponiamo l’uso di un dischetto di metallo (ottone o rame vanno benissimo) oppure di materiale naturale (sughero o legno) o ancora una spirale fatta arrotolando su se stesso un filo di rame. Lo strumento prescelto andrà posizionato sulla Placca e fissato per mezzo di un comune cerotto.
Si può stimolare la Placca per alcune ore durante la giornata, oppure intensificarne l’effetto con una meditazione mirata, o ancora sfruttare il potere dei sogni e lasciare lo strumento in posizione per tutta la notte.
L’unica accortezza che bisogna avere è quella di rimuovere lo strumento se si dovesse avvertire dolore in loco o se si dovessero produrre reazioni fastidiose, quali mal di testa, disorientamento, fastidio allo stomaco, eccetera.
E ora non ci resta che augurarvi un anno strepitoso all’insegna dell’Ottimismo.

fonte http://fumagalligandini.wordpress.com/tag/placche-cutanee/

come utilizzare queste placche con la cromopuntura ? Semplicemente dopo avere individuato il punto esatto stimolare il punto con la penna per cromopuntura con punta piatta Arancione o Rosso per 2 minuti .

é possibile anche trattare la placca come una zona dei sogni,prima di dormire, strofinare la zona con olio esogetico trattare poi la zona con arancione  con movimenti a spirale 


Antar Raja

giovedì 7 febbraio 2013

COME FIBRE LUMINOSE

Visti come campi di energia
gli esseri umani
appaiono sotto forma
di fibre luminose,
filamenti sottilissimi
simili a ragnatele bianche
che li avvolgono
dalla testa ai piedi

Carlos Castaneda

mercoledì 6 febbraio 2013

LA PISCOSOMATICA


Corpo e mente non sono due mondi separati, ma sono due parti, in continua influenza reciproca, di un tutt'uno: l'uomo nella sua unità somato-psichica.


In ambito medico è ormai largamente condivisa l'idea che il benessere fisico abbia una sua influenza su sentimenti ed emozioni e che a loro volta questi ultimi abbiano una certa ripercussione sul corpo. Non a caso il vecchio concetto di malattia intesa come effetto di una causa, è stato sostituito con una visione multifattoriale secondo la quale ogni evento (e quindi anche una affezione organica) è conseguente all'intrecciarsi di molti fattori , tra i quali sta assumendo sempre maggior importanza il fattore psicologico. Si ipotizza inoltre che quest'ultimo, a seconda della sua natura, possa agire favorendo l'insorgere di una malattia, o al contrario favorendone la guarigione.



La psicosomatica è quella branca della medicina che pone in relazione la mente con il corpo , ossia il mondo emozionale ed affettivo con il soma (il disturbo), occupandosi nello specifico di rilevare e capire l'influenza che l'emozione esercita sul corpo e le sue affezioni.


In passato si parlava di psicosomatica riferendosi ad essa solo in relazione a quelle malattie organiche la cui causa era rimasta oscura e per le quali (quasi per esclusione) si pensava potesse esistere una genesi psicologica. Oggi al contrario si parla non solo di psicosomatica, ma diun'ottica psicosomatica corrispondente ad una concezione della medicina che guarda all'uomo come ad un tutto unitario , dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio, e che presta attenzione non solo alla manifestazione fisiologica della malattia, ma anche all'aspetto emotivo che l'accompagna. Secondo quest'ottica è possibile distinguere malattie per le quali i fattori biologici, tossico-infettivi, traumatici o genetici hanno un ruolo preponderante e malattie per le quali i fattori psico-sociali, sotto forma di emozioni e di conflitti attuali o remoti, sono determinanti . In questo senso l'unità psicosomatica dell'uomo non viene persa di vista e i sintomi o i fenomeni patologici vengono indagati in modo complementare da un punto di vista psicologico e fisiologico;




Come esempio emblematico per questo concetto ci si potrebbe riferire al caso di quelle persone che vanno incontro ad incidenti ripetuti e per i quali non può essere invocata come giustificazione solo la sfortuna, oppure ci si potrebbe riferire a malattie o processi che seguono, a breve distanza di tempo, alcune situazioni ambientali a grande risonanza affettiva quali il pensionamento, i lutti, le delusioni sentimentali o nel campo lavorativo.



Si parla di psicosomatica non solo come prospettiva con la quale guardare l'evento patologico, ma anche in relazione a sintomi somatici fortemente connessi alle emozioni e in relazione alle cosiddette vere e proprie malattie psicosomatiche.

Per quanto riguarda i sintomi psicosomatici , essi, pur non organizzandosi in vere e proprie malattie, si esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o di stress.
Al contrario, sono considerate vere e proprie malattie psicosomatiche quelle malattie alle quali classicamente si riconosce una genesi psicologica (o quantomeno in buona parte psicologica) ed in cui si viene a realizzare un vero e proprio stato di malattia d'organo con segni indiscutibili di lesione.



Quali sono i disturbi e le malattie psicosomatiche? La varietà dei modelli interpretativi consente solo in modo approssimativo di elencare e classificare le malattie e i disturbi psicosomatici. In ogni caso le malattie che storicamente sono state sempre interpretate come psicosomatiche sono l'ipertensione arteriosa, l'asma bronchiale, la colite ulcerosa, l'ulcera gastro-duodenale e l'eczema.

Ultimamente questo elenco si è andato via via infoltendo fino a comprendere:

i disturbi dell'alimentazione che si evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall'anoressia e dalla bulimia con conseguente obesità;
le malattie e i sintomi psicosomatici a carico del sistema gastrointestinale dove tra le malattie organizzate c'è, oltre alla colite ulcerosa e all'ulcera gastro-duodenale, la rettocolite emorragica, mentre tra i disturbi psicosomatici sono presenti la gastrite cronica, l'iperacidità gastrica, il pilorospasmo, il colon irritabile o spastico, la stipsi, lanausea e il vomito, la diarrea (da emozione, da esami)
le malattie e i sintomi psicosomatici a carico del sistema respiratorio ad esempio la già citata asma bronchiale, la sindrome iperventilatoria, la dispnea, il singhiozzo;
le malattie e i sintomi psicosomatiche a carico del sistema cardiovascolare ad esempio le aritmie, le crisi tachicardiache, le coronopatie (angina pectoris, insufficienza coronarica, infarto) l'ipertensione arteriosa essenziale, la cefalea emicranica, la nevrosi cardiaca, le algie precordiali;
le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema cutaneo ad esempio la psoriasi, l'eritema pudico (rossore da emozione), l'acne, la dermatite atopica, il prurito, la neurodermatosi, l'iperidriosi, l'orticaria, la canizie, la secchezza della cute e delle mucose, la sudorazione profusa;
le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema muscoloscheletrico ad esempio la cefalea tensiva, i crampi muscolari, il torcicollo, la mialgia, l'artrite, dolori al rachide (cervicale e lombo-sacrale), la cefalea nucale;
le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema genitourinario ad esempio dolori mestruali, disturbi minzionali, enuresi, impotenza;
le malattie e i sintomi psicosomatici relativi al sistema endocrino ad esempio ipopituitarismo, iper o ipotiroidismo, ipoglicemia, diabete mellito.


Come si spiega l'insorgere del sintomo o della malattia psicosomatica?


Esistono molti modelli interpretativi che cercano di spiegare l'insorgenza del sintomo o della malattia psicosomatica.



Nell'interpretazione energetica di Reich si parte dall'assunto che tutti i processi biologici seguano il binario di carica e scarica per cui da una tensione meccanica, si passa ad una carica elettrica, ad una successiva scarica elettrica e ad una conseguente distensione meccanica. Quando la scarica viene impedita tutto l'organismo vive in uno stato di carica senza sfogo; se questa condizione diventa uno stato cronico, si forma a livello psichico una corazza caratteriale e a livello fisico una corazza muscolare. Queste ultime finiscono così per esercitare una continua operazione di controllo delle emozioni e per diventare una potente struttura di difesa da esse. In questa prospettiva i disturbi organici e quelli psichici sono riconducibili alle corazze in cui si esprime la sovraccarica cronica.

Un secondo modello interpretativo, quello di Bikow , ritiene al contrario che responsabile di una patologia sia un legame associativo scorretto tra uno stimolo e i meccanismi di reazione che coinvolgono le strutture cerebrali superiori, il cui cattivo condizionamento si ripercuote sulle strutture corticali e sui centri vegetativi con conseguente risposta organica patologica.

Seguendo l'ipotesi dell'analisi esistenziale secondo cui lo psichico esprime la modalità con cui un corpo è nel mondo, Boss ritiene che la malattia esprima o l'unica modalità con cui il corpo si apre e si relaziona al mondo, o le modalità escluse, che non esprimendosi in un vissuto globale si annunciano patologicamente. Da questo punto di vista le regioni del corpo colpite dalla malattia appartengono alla relazione con il mondo patologicamente interrotta o esasperata. Ciò che determina la malattia corporea non è quindi una somatogenesi o una psicogenesi o una interazione tra le due, ma è un alterazione del rapporto tra il soggetto e il mondo.

All'interno di una ipotesi gestaltica, Weizsächer ritiene che per la piena comprensione di un fenomeno patologico occorre riferirsi agli avvenimenti della sfera corporea percepiti come trasformazioni fisiche, a quelli della sfera psichica espressi da pensieri, sogni, fantasie, e a quelli della sfera sociale che si traducono in rapporti e interazioni con gli altri.

Seguendo un'impostazione di tipo più fisiologico, Cannon ritiene che le malattie psicosomatiche siano dovute allo stress, ossia a risposte emozionali troppo intense o troppo a lungo mantenute che mettono in moto risposte fisiologiche o psicologiche il cui scopo è quello di attenuare lo stress. Il comportamento messo in atto può essere di attacco o di fuga secondo Cannon, o di adattamento secondo Selye. Quando gli sforzi del soggetto falliscono perché lo stress supera la capacità di risposta, allora si è esposti ad una vulnerabilità nei confronti della malattia dovuta ad un abbassamento delle difese dell'organismo.

Nemiah , al contrario, partendo dalla constatazione che il paziente psicosomatico presenta un'incapacità di descrivere con precisione i propri sintomi, un'incapacità ad individuare sensazioni affettive e distinguerle tra loro, un'inadeguatezza tra esplosioni emozionali e corrispettivi stati affettivi interni, rigidità, distacco e disarticolazione nella postura e nelle mimica, ha ipotizzato che a causa di fattori genetici o di difetti dello sviluppo esisterebbe una carenza di connessioni neuronali tra le aree del sistema limbico, deputate alla rielaborazione delle pulsioni e degli affetti, e le aree corticali, sede delle rappresentazioni consce, dei sentimenti e delle fantasie. Ne consegue che le stimolazioni delle pulsioni non vengono elaborate a livello corticale, ma deviate sull'ipotalamo che genera stimolazioni troppo intense e prolungate a carico del sistema vegetativo.



In conclusione si può affermare che le malattie somatiche sono quelle che più strettamente realizzano uno dei meccanismi difensivi più arcaici con cui si attua una espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo. In queste malattie l'ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute e sentite, trovano una via di scarico immediata nel soma (il disturbo); non sono presenti espressioni simboliche capaci di mentalizzare il disagio psicologico e le emozioni, pur essendo presenti, non vengono percepite. In genere il paziente psicosomatico si presenta con un buon adattamento alla realtà, con un pensiero sempre ricco di fatti e di cose e povero in emozioni. Per meglio chiarire si tratta di un paziente che difficilmente riferisce sentimenti quali rabbia, paura, delusione, scontentezza, insoddisfazione. Spesso si tratta di pazienti che hanno difficoltà a far venire alla luce emozioni , che separano dalle cose ogni elemento di fantasia . Tutte le loro capacità difensive tendono a tener lontani contenuti psichici inaccettabili, a costo di distruggere il proprio corpo . In questo senso una persona, incapace di accedere al suo mondo emotivo, potrebbe non percepire rabbia, frustrazione o stress per una difficile condizione lavorativa e neppure immaginare una possibile connessione tra la sua ulcera e le emozioni o i vissuti relativi al suo lavoro. Anche se tali caratteristiche non sono sempre presenti in assoluto in quelli che presentano una patologia psicosomatica, sembra comunque permanga sempre in queste persone una parte dell'io che tende a funzionare in questo modo.

IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI

Le malattie ed i sintomi altro non sono che messaggi inviati dal corpo ad una mente che si rifiuta di comprendere gli insegnamenti della vita. Quando parla il corpo non mente mai e ciascuno di noi è in grado di comprenderne intuitivamente il linguaggio, poiché parla con una lingua antichissima, esistita da sempre e destinata a non morire mai: quella dei simboli.
L'interpretazione in chiave simbolica, psicosomatica, delle malattie consente di integrarne il messaggio profondo a livello della coscienza, in questo modo si può eliminare la vera causa di un disagio ed il corpo può guarire. Viceversa se eliminiamo solo l'effetto di uno squilibrio interiore, cioè il sintomo, questo è destinato a ripresentarsi nello stesso organo o in un altro situato più in profondità (vicariazione regressiva).


Per interpretare correttamente un sintomo è necessaria una visione distaccata ed esterna, non scordiamoci, infatti, che il contenuto che esso trasporta è già stato rifiutato dalla coscienza, altrimenti non sarebbe necessario che il corpo lo manifesti. Una volta integratone completamente il contenuto conflittuale, qualsiasi malattia è in grado di guarire, ed il corpo ritorna al suo equilibrio abituale.
E' interessante notare che qualsiasi interpretazione data ad un paziente e da questi accettata di buon grado, o non è corretta o è troppo superficiale! L'interpretazione corretta è relativa ad un aspetto di sé che il paziente non vede, che tenderà quindi a negare più o meno aspramente qualora gli si presenti davanti (così come tenderà ad essere particolarmente irritato da quelle persone che lo manifestano apertamente nella propria vita: meccanismo dello specchio).
Per riuscire a interpretare i nostri sintomi dobbiamo chiederci che cosa mi fanno fare (che in condizioni normali non farei) e che cosa mi impediscono di fare (che in condizioni normali farei), in questo modo troviamo la finalità e dunque il messaggio.
La tabella che segue è una mappa sintomatologia e corporea per riuscire ad orientarsi in questa nuova visione delle malattie.
Per approfondire questo approccio consiglio i libri "Malattia e destino" di T. Dethlefsen e R. Dahlke (Ed. Mediterranee) - "Malattia linguaggio dell'anima" di R. Dahlke (Ed. Mediterranee) - "Metamedicina - Ogni sintomo è un messaggio" di C. Rainville (Ed Amrita).
Buona lettura e buon viaggio alla riscoperta della Vostra anima!
SINTOMO / ORGANO
CONFLITTO PSICHICO



aborto
paura di vivere, paura di affrontare responsabilità
acne
conflitto interiore, paura del confronto con gli altri
afosi orale
collera o aggressività repressa
alcolismo
senso di colpa, senso di inadeguatezza di fronte alla vita, fuga
alitosi
malevolenza, vendetta, disordini verbali
allergie
isolamento, inflessibilità, difesa, evento che non abbiamo accettato presente nella nostra memoria emozionale
alluce valgo
mettersi da parte per soddisfare desideri o bisogni altrui
amenorrea
shock emozionali, fragilità, rigidità, rifiuto
amor proprio (mancanza di)
resistenza alle lezioni della vita
ANCHE
determinazione nell'andare avanti
anemia
incredulità, mancanza di gioia, paura di vivere, sentirsi incompresi dagli altri
angina tonsillare
incapacità a chiedere, difficoltà di accettazione, sentimenti repressi
angina pectoris
paura, sentimenti bloccati
ANO
rappresenta la fine di un processo, lasciar andare qualcosa o qualcuno
anoressia
confusione, fuga, rinuncia, negazione dell'io, grande paura, "ogni parola è cibo, niente entra, niente esce"
ansia
insicurezza, disapprovazione di sé, sfiducia nella vita
ANULARE
legami ed unioni
APPARATO CIRCOLATORIO
blocco o fluidità eccessiva delle emozioni
APPARATO DIGERENTE
elaborazione errata degli avvenimenti
APPARATO ESCRETORIO
paura di lasciar andare qualcosa
APPARATO MUSCOLARE
sovraffaticamento, andare oltre le proprie possibilità
APPARATO RESPIRATORIO
repressione delle espressioni ed emozioni vitali, senso di colpa
APPARATO RIPRODUTTIVO
mancanza di creatività, di produttività, problemi sessuali
APPARATO SCHELETRICO
problemi agli organi corrispondenti, mancanza di sostegno nella vita (materiale, affettivo, sociale)
aritmia
riaffiorare di traumi passati non liberati
arteriosclerosi
giudizio eccessivo, isolamento, grettezza
ARTICOLAZIONI
rigidità eccessiva, troppo esigente nei confronti di se stesso
artralgia
resistenza ad un cambiamento
artrite
rigidità, testardaggine, aggressività repressa, carenza d'amore
artrosi
rigidità mentale con difficoltà a far fluire la vita, rancore che ha portato ad una chiusura di cuore
ascesso
situazione che mi provoca collera e che non riesco a risolvere
asma
mancanza di spazio, incapacità di dare amore, paura di essere abbandonati, senso di colpa per essere al mondo
astenia
perdita di motivazione, mancanza di stimoli nelle proprie attività quotidiane
balbuzie
insicurezza, problemi con l'autorità
BOCCA E DENTI
mancanza di decisione, incapacita' o impossibilita' di afferrare, condizionamento da parte di altre persone, rabbia trattenuta
borsite
ira repressa, collera trattenuta, mancanza di spontaneità
BRACCIA
capacità di prendere, andare oltre le proprie possibilità, assumersi troppe responsabilità o volerle scaricare sugli altri, paura di non farcela in determinate situazioni
brividi
fuga da un lato di noi stessi, mancanza o perdita di ordine nella vita
BRONCHI
capacità di prenderci il nostro spazio vitale
bronchite
conflitti, rabbie, turbamenti familiari e del proprio ambiente, senso di soffocamento
bulimia
paura di una perdita, grave mancanza di accettazione, vomita addosso agli altri i suoi problemi e non vuole risolverli (nel linguaggio c'è la parola troppo)
calcoli biliari
aggrapparsi a pensieri difficili e a esperienze amare, accumulo di paure o giudizi nei confronti di sé o degli altri
cancro
profondo conflitto interiore, distacco dalla globalità della vita, accumulo di odio, grande dolore, ferite profonde
CAPELLI
problemi nel prendere decisioni, mancanza di libertà, mancanza di forza
cataratta
sensazione che il futuro sia oscuro e brutto
CAVIGLIE
flessibilità relativa a cambi di orientamento , il lato materiale in divergenza con quello spirituale
cefalea
perde filo del discorso, chiede spiegazioni
cellulite
emozioni trattenute dal nostro passato (rimpianti, dolori, paure,…)
CERVELLO
processi mentali (pensieri malvagi, distorti, pensieri non benefici)
cifosi
sentirsi schiacciati dalla vita, difficoltà a mantenersi eretti
cisti
problemi di crescita interiore, vecchie tematiche, antichi traumi
cisti ovariche
solitudine, rabbia, ferite subite, dolore riguardo alla propria creatività o alla capacità di avere un figlio
CISTIFELLEA
rabbia, amarezza, aggressività, difficoltà nell'accettare le esperienze e nell'imparare le lezioni che vengono impartite, aggrapparsi a pensieri difficili e a esperienze amare.
cistite
isolamento, insicurezza, difficoltà a lasciar correre, grande collera, frustrazione o delusione proveniente da aspettative
coliche biliari
invidia, gelosia, rabbia, orgoglio
coliche renali
frustrazione, risentimento
COLLO
incapacità di vedere più aspetti di una situazione, paura di fronteggiare una situazione, paura di fare scelte negative, necessità di controllo, rigidità nei pensieri, rifiuto di vedere il punto di vista o la prospettiva altrui
COLON
capacità di usare un'idea o un'esperienza per trarci ciò di cui si ha bisogno, potere di rilasciare ciò di cui non si ha più bisogno, senso di ripugnanza
congestione
sovraccarico di vari organi quali polmoni (emozioni trattenute, accettazione di cose o persone, tristezza, depressione), testa (eccesso di preoccupazioni, dubbi, paure)
COSCE E GLUTEI
difficoltà ad andare avanti nella vita, insicurezza rispetto al proprio potere e alla propria sessualità
colite
paura di qualcuno o qualcosa che mi rappresenta l'autorità, cattiva gestione delle emozioni
costipazione
rifiuto ad eliminare vecchie idee, emozioni, modelli che non sono più benefici
crampi
tensioni, paure, bisogno di liberare, mancanza di rilassamento, non lasciarsi andare, trattenere qualcosa
CUORE
problemi con la parte emotiva di noi stessi, mancanza di gioia, antichi problemi emotivi, stress e tensioni
CUTE
rappresenta gli sforzi che facciamo per vivere ed essere felici, mancanza di autostima, sensibilità eccessiva o carente, problemi con il mondo esterno
DENTI
cambiamenti, difficoltà nel decidere
depressione (in generale)
colpevolizzazione per l'ira e l'aggressività espresse, rifiuto delle responsabilità, rifiuto di entrare nel nuovo
diabete
incapacità di accettare e dare amore insieme al forte desiderio di averlo rimpianto per ciò che non è stato
diarrea
paura in generale, rifiuto, non accettazione e bisogno di abbandonare vecchie e
nuove tematiche
dismenorrea
vulnerabilità, bisogno d'amore, problematiche legate all'accettazione della propria femminilità
dispepsia
rabbia, paure esistenziali, non ci si sente protetti
DITA
dettagli della quotidianita'
dolore
dolore acuto: brusco richiamo all'attenzione da parte del corpo
dolore cronico: rifiuto a cambiare, vecchie paure e comportamenti
eiaculazione precoce
senso di colpa nei confronti del ruolo sessuale maschile, problematiche con il partner
emicrania
rifiuto di una situazione
emorroidi
rifiuto, paura, ira
enfisema
bisogno di libertà, paura di vivere, carenza di amore verso sé stessi, non accettazione
endometriosi
timore delle conseguenze della nascita di un figlio
epilessia
vuoto, bisogno d'amore, senso di persecuzione e di lotta, rifiuto della vita
epistassi
perdita di gioia
ernie
stress, confusione, tensioni, peso delle responsabilità
voler spezzare una struttura in cui ci sente prigionieri
ESOFAGO
difficoltà ad accogliere qualcuno o ad accettare una situazione
febbre
perdita di contatto con la spiritualità, congestione tossica con la materia fisica, sedentarietà, rabbia trattenuta, desideri inespressi
FEGATO
coinvolgimento eccessivo, ira, rabbia profonda, tendenza cronica a biasimare sé stessi e gli altri, emozioni negative, mancanza di stima, inquietudine o preoccupazioni rispetto a qualcosa in cambiamento
flebite
gioia bloccata
frattura ossea
senso di ribellione contro qualcosa e qualcosa, senso di colpa
frigidità
paura dei propri desideri e passioni sessuali, non accettazione, paura di lasciarsi andare
FRONTE
modalità di usare il proprio pensiero e di dirigere le idee
GAMBE
incapacità a progredire, evolversi e sollevarsi, mancanza di direzione e di voglia di andare
gastrite
aggressività trattenuta, collera poiché non ci sentiamo apprezzati
GENGIVE
dubbio o paura dei risultati e rimandare una decisione
GHIANDOLA PINEALE
uso inappropriato delle energie fisiche (sessuali) e mentali
GHIANDOLA PITUITARIA
indecisione
GINOCCHIA
orgoglio, troppa ostinazione o inflessibilità
GLUTEI
capacità di esercitare il potere, sentirsi costretti a stare seduti dove non si vuole
GOLA
rabbia inespressa, creatività bloccata, caparbia ostinazione, difficoltà di comunicazione, difficoltà di comunicare per sostenere sé stessi, difficoltà o rifiuto di recepire
GOMITI
incapacità a mutare direzione, troppa ostinazione, inflessibilità
gonfiore
essere bloccati in vecchi schemi e idee, dilatare gli avvenimenti
gotta
impazienza, ira, ostilità, tendenza a forzare le cose secondo la propria volontà
gozzo tiroideo
forti emozioni inespresse
impotenza
paura di perdere il controllo, incapacità di dare, pressioni o tensioni sessuali
incontinenza
forti emozioni, stress psichico
INDICE
tematiche con l'autorità
infezioni
conflitto non risolto, incapacità di decidere, paura, ira, negatività, preoccupazioni
infiammazioni
reazione a situazioni negative, fastidio o irritazione nei confronti di persone o situazioni, rabbia e frustrazione represse, ipercriticità, rifiuto a cambiare vecchi schemi , resistenza alle lezioni della vita
infortuni e traumi
mettere in dubbio noi e il nostro operato, disistima
INTESTINO
difficoltà ad assorbire ed eliminare elementi ed esperienze della vita, ripugnanza
ipercolesterolemia
perdita del piacere di dedicarsi a cose gioiose
irritazioni
senso di rabbia e di irritazione, desideri inespressi, voglie insoddisfatte, insoddisfazione in generale
itterizia
giudizio eccessivo, tormento, intolleranza, amarezza
labirintite
mancanza di pace interiore
laringite
introversione, problemi con l'autorità, insoddisfazione
lesioni
ira, senso di colpa
letargia
difficoltà di integrazione con la parte materiale
leucemia
rifiuto estremo e rapido della vita, insicurezza di esistere, vecchie barriere insuperabili,mancanza di gioia
LINGUA
difficoltà ad esprimere ciò che pensiamo, problematiche legate al mangiare
lividi
insoddisfazione, senso di inferiorità
lombalgia
rigidità, paura per futuro e denaro, senso di inferiorità e inadeguatezza
mal di denti
paura dei risultati di fronte ad una decisione da prendere
mal di gola
paura di esprimersi, difficoltà nella comunicazione
mal di testa
intransigenza, frustrazione nascosta, autocritica, trattenere le emozioni
mal di schiena
cervicale: insicurezza, paura
toracico: conflitto di affettività, farsi carico di sofferenza altrui, difficoltà a comunicare con gli altri
lombare: preoccupazioni per il futuro, mancanza di sicurezza (economica)
MANO
paura di dare (destra) o di ricevere (sinistra), insicurezza in ciò che si sta facendo, rifiuto di toccare o di essere toccati dagli altri, tenersi troppo stretti a qualcosa o qualcuno, sentirsi vittimizzati
mastite
paura nei confronti delle persone care, paura di non poter avere figli
MEDIO
tematiche di sessualità, piacere
meningite
senso di colpa per essere al mondo
MIGNOLO
tematiche legate a famiglia e affetti
MILZA
difficoltà di accettazione, dipendenza, insicurezza, problemi legate a tappe finali lasciate in sospeso
miopia
timidezza, insicurezza, paura del futuro immediato
MUSCOLI
impegno e motivazione
NASO
mancanza di intuizione e senso di discernimento
nausea
accumulo di impulsi, necessità di liberazione, confusione, eccesso di sopportazione, rifiuto di cose o persone, mancanza di sicurezza
nevralgia
bisogno/difficoltà di perdono, sofferenza, emozioni che non vogliamo vivere
obesità
bisogno di protezione, paura delle emozioni
OCCHI
capacità di vedere ed osservare le cose, gli altri, la vita, percezione distorta delle cose
ORECCHIE
paura di sentire, carenza di equilibrio interiore
ORGANI SESSUALI
difficoltà ad instaurare rapporti intimi, mancanza di creatività nell'ambito sessuale.
orzaiolo
rabbia collegata a qualcosa che è sotto i nostri occhi
OSSA
mancanza di supporto dagli altri e verso gli altri, sistema organizzativo in cui si vive
osteomielite
grande collera nei confronti de una autorità
osteoporosi
scoraggiamento e svalutazione sopportata a lungo, mancanza di flessibilità, svalutazione personale
otiti
bisogno di non sentire, conflitto e confusione eccessiva
OVAIE
femminilità e creatività
PALPEBRE
riposo, quiete, distacco
palpitazioni
problemi con l'emotività
PANCREAS
mancanza della gioia o dell'amore nella vita, mancanza di discernimento delle cose positive della vita, non saper convertire le esperienze di vita in lezioni da imparare
pancreatiti
ira, frustrazione, conflitti, assenza di dolcezza
parestesie
conflitto con se stessi e con gli altri, rifiuto di andare avanti
PELLE
problemi con gli altri, protezione e interfaccia con l'esterno
PENE
principio maschile, attivo e aggressivo
PIEDI
perdita di stabilità nella vita, difficoltà con la parte materiale, difficoltà con il futuro
POLLICE
mancanza di discernimento e di giudizio
POLPACCI
capacità di avanzare rapidamente
POLMONI
incapacità a certi livelli di assumere e di esprimere la vita e l'energia, senso di oppressione, problemi con lo spazio e con la capacità di accogliere la vita, depressione, dolore, disperazione
POLSI
flessibilità nell'eseguire gli ordini, qualità degli scambi, pressione sugli altri
presbiopia
paura di vedere le cose vicino a noi
pressione alta
inflessibilità, stress, isolamento, rifiuto di affrontare e risolvere uno o più vecchi problemi
pressione bassa
mancanza di stabilità, debolezza psicologica, mancanza di accettazione, problemi legati all'infanzia
PROSTATA
rappresenta la potenza maschile, paura, pessimismo, senso di colpa
prurito
desideri insoddisfatti, rabbia, rimorso, nostalgia, ansia, impazienza
psoriasi
bisogno di amore, non sentirsi rispettati nei desideri o nei bisogni, sentirsi obbligato a soddisfare un'aspettativa
RENI
mancanza di discernimento e di giudizio, capacità di conservare l'equilibrio, tematiche di coppia
RETTO
capacità di trattenermi prima di rilasciare
reumatismi cronici
rabbia, amarezza, frustrazione, vittimismo, vecchie carenze affettive
ritenzione idrica
mancanza di saggezza, difficoltà di liberarsi di vecchi schemi, di pensieri, di qualcuno,paura di lasciarsi andare
salpingite
collera nei confronti del partner
SANGUE
forza vitale e voglia di vivere - problemi emotivi irrisolti o agitazione di lunga data (pressione alta), apatia e/o paura di muoversi nella vita (pressione bassa).
SCHIENA
protezione, passato, lati di ombra della personalità
sciatica
rigidità, conflitto, paura per futuro e denaro
sclerosi multipla
volontà ferrea con inflessibilità, paura di non riuscire a controllare
tutto e tutti, durezza di cuore
scoliosi
manifestarsi nella vita in un modo ed avere delle tendenze profonde opposite
scroscio alle dita
aggressività repressa
SENI PARANASALI
disarmonia, irritazione, mancanza di "fiuto"
SENO
dolore, tristezza, perdita del figlio (sx) o del compagno (dx), mancanza di affetto, paura di crescere e di maturare.
singhiozzo
inceppamento nei rapporti con gli altri, situazione che non riesco ad "ingoiare"
sinusite
conflitto con una persona vicina, dipendenza
SISTEMA NERVOSO
eccesso o mancanza di attività, ipersensibilità, mancanza di comunicabilità
sordità
rifiuto, isolamento, mancanza di comprensione, testardaggine
SPALLE
sentire troppa responsabilità, assumersi le responsabilità altrui, rigidità nei pensieri
stanchezza
disamore verso qualche aspetto delle attività o della vita
sterilità
difficoltà con la parte materiale, paura della responsabilità, mancanza
di onestà con sé stessi
stitichezza
trattenersi, avarizia, aggrapparsi a credenze che ci danno sicurezza
STOMACO
paura delle esperienze di vita, delle novità, disapprovazione di sé, situazioni che non abbiamo digerito
SURRENI
mancanza di reazione ad avvenimenti importanti della vita
TESTICOLI
principio maschile, creatività
TIMO
eccessiva preoccupazione di questioni correlate agli altri, condizionamento
TIROIDE
disequilibrio nella comunicazione, incompletezza, introversione, insoddisfazione, mancanza di equilibrio, difficoltà di espressione
torcicollo
rifiuto di far fronte ad una situazione per paura di dover passare all'azione
tosse
malinconia, conflitti acuti, turbamenti
tracheite
impressione di sentirsi soffocati dagli eventi, dalle situazioni
trisma facciale
controllo eccessivo, rigidità, forte difficoltà di espressione e di
comunicazione
trombosi
emozione che ha bloccato la gioia di vivere
ulcera duodenale
aggressività rivolta all'interno, problemi con il potere
unghia incarnita
senso di colpa o rimpianto rispetto ad una direzione intrapresa
uretrite
rifiuto di passare da una situazione ad un'altra, collera o amarezza
ustioni
collera, insoddisfazione, bisogno d'amore
UTERO
famiglia, senso di maternita'
VAGINA
femminilità, recettività, accoglienza
vaginite
collera nei confronti del partner sessuale, difficoltà ad accettare il proprio ruolo femminile e sessuale - paura o senso di colpa
VENE
mancanza di cedevolezza, arrendevolezza, accoglienza
verruche plantari
rimpianti di situazioni passate
vertigini
disequilibri, problemi con l'infanzia, variazione della situazione conosciuta
VESCICA URINARIA
ansia e nervosismo, paura in generale
vitiligine
provare un senso di vergogna
VOLTO
individualità, senso di sé
vomito
rifiuto violento, bisogno di libertà, paura




fonte http://www.fiumesilente.com/forums/comunicazioni/il-linguaggio-degli-organi-interessante-un-analisi-personale


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...