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giovedì 17 gennaio 2013

RELAZIONI DENTI ORGANI

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L’agopuntura orale risale agli anni ’70 del secolo scorso con la scoperta da parte di Jochen Gleditsch di un sistema completo di relazioni tra denti, gengive, guance e labbra con tutti gli organi e le tutte le funzioni dell’essere umano. Attraverso l’agopuntura orale la bocca è una finestre diagnostica e terapeutica aperta sull’intero organismo.

L’agopuntura cinese classica riconosce ed utilizza solo due punti all’interno del cavo orale: i punti terminali di VG e VC, posti a livello dei frenuli labiali superiore e inferiore.

Ma Voll ha sostenutoche il flusso dell’energia non si arresta in questi due punti terminali, ma che c'è un collegamento tra VC e VG, dato dai meridiani circolari, che, decorrendo all’interno del cavo orale lungo il muscolo orbicolare, si riuniscono nelle zone retromolari, dietro ai denti del giudizio.

Gli organi interni e le loro funzioni sono completamente rappresentati all’interno del sistema degli odontoni, formando così una somatotopia olografica.

Gleditsch, rifacendosi alla dottrina cinese classica dei 5 elementi, ha raggruppato gli odontoni e le loro
corrispondenze in 5 circoli 

.

I circoli funzionali sono dei circuiti di regolazione, che rivelano contenuti che coincidono con i 5 elementi della Medicina Tradizionale Cinese.

Ogni circolo funzionale comprende le relazioni tra un gruppo di odontoni con un organo di senso, con un tessuto specifico, con degli organi, con area linfatica, con un segmento della colonna vertebrale, ecc.

Nell’agopuntura orale si riconoscono 5 gruppi di punti:

1) punti vestibolari, sulla mucosa di labbra e guance, di fronte al dente corrispondente

2) punti retromolari, situati dietro dietro ai denti del giudizio

3) punti RAM, localizzati sul ramo ascendente della mandibola

4) punti dei frenuli, lateralmente a questi

5) punti extraorali, analoghi ai corrispondenti punti endorali, ma posti all’esterno della bocca.



I punti vestibolarisono situati a circa 1-2 cm dalla proiezione dell’apice radicolare sulla superficie interna delle guance e delle labbra. Si possono usare a scopo sia diagnostico sia terapeutico.

Si possono usare a scopo terapeutico a causa del meccanismo riflesso che li collega con i rispettivi organi interni e con le rispettive funzioni.

Sono utilizzabili per la diagnosi perché si manifestano solo durante uno stato di irritazione, che segnala un disordine funzionale o uno stress dell’organo interno.

Terapeuticamente i punti vengono trattati con l’infiltrazione di piccolissime quantità di prodotti omeopatici o di procaina.

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