... Non Solo Cromopuntura

mercoledì 19 settembre 2012

TRIADE COLOR TEST di Corrado Malanga


Nei precedenti articoli abbiamo parlato del Triade Color test (TCT) e di come si possa
utilizzare questa semplice simulazione mentale per ottenere una mappa della salute non
solo mentale ma animico spirituale del soggetto che stiamo esaminando.
In particolare, avevamo tracciato le linee guida di come utilizzare gli spazi mentali di
Pulver per ottenere risposte inconsce ma spontanee dal soggetto esaminato, che
mostrassero il rapporto che lo stesso aveva con le sue tre componenti (anima, mente e
spirito) all‘interno del suo contenitore (corpo).
La posizione, il colore, la grandezza così come altre caratteristiche delle tre sfere che si
illuminavano nello spazio mentale costituivano la radiografia interna del prorpio stato di
salute. L‘interpretazione che ne avevamo fornito fino ad ora era una interpretazione
archetipale basata sugli studi di Pulver e Luscher ma anche sulla PNL.
Su questa base tale interpretazione, come sovente accade, viene lasciata anche alla
capacità inconscia del  lettore del test di interpretare le posizioni ed i colori delle sfere in
modo decisamente simbolico ed archetipale.
In questo contesto tuttavia nascevano delle perplessità su alcune tipologie di costellazioni
archetipali (i modi di disporre ed i colori delle sfere) che non potevano essere facilmente
identificati da coloro che per mancanza di sensibilità non erano in grado di identificarne i
significati inconsci che il soggetto, sottoposto all‘esercizio, tentava  subliminalmente di
comunicare, attraverso la risoluzione del test stesso.
Per questo abbiamo sentito l‘esigenza di elaborare un criterio visivo facile da applicare a
tutti i casi che, in mano di tutti, può rappresentare una utile e generale, chiara,
inequivocabile chiave di lettura del test.
Tale criterio, come vedremo presto, ha inoltre fornito la possibilità di comprendere ancor
meglio la presenza di  sistemi parassitanti anima, mente o spirito, siano essi legati alla
sfera degli alieni o semplicemente legati a parassiti incorporei che sovente si agganciano
alla mente ed allo spirito dei soggetti animici trasformandone il carattere e relegandone il
comportamento all‘interno di schemi di tipo paranoico o schizofrenoide.
Va infatti a questo punto sottolineato come abbiamo potuto notare,  in tutti questi anni,
come alcuni dei soggetti che indagavano su se stessi con l‘idea di trovarsi di fronte ad una
vera e propria interferenza aliena, erano invece soggetti ad interferenze di esseri che con
la vera adduzione nulla avevano a che fare. Parassiti extracorporei che, evidentemente
spinti dall‘idea di nutrirsi dell‘energia animica, si agganciavano al sistema triadico
utilizzandone le risorse interne.
L‘esistenza di questi parassiti era già stata indicata da molte culture sciamaniche, da
Castaneda alla Blavatsky e, le nostre indagini, non hanno fatto altro che evidenziarne
l‘esistenza che, davanti alla nostra iniziale incredula osservazione, si è manifestata in tutta
la sua realtà.
La presenza di questi parassiti, che peraltro non avevano molta coscienza di sé,
produceva, nei soggetti esaminati, patologie che tendevano ad alterarne il comportamento
sociale, provocando solitamente forti depressioni, comportamenti ansiogeni, sentimenti
auto lesivi, disistima verso sè stessi.
Il TCT rispondeva in questi casi, dove il TAV (Test di Autovalutazione per l‘analisi di
presenza di  interferenza aliena) dava risposta negativa, in maniera soddisfacente
mostrando una forte interferenza nell‘analisi dei colori delle tre sfere corrispondenti
ideicamente ad anima, mente e spirito che si chiedeva di creare mentalmente, in uno
spazio interno, in una apposita simulazione mentale, che prendeva appunto il nome di
TCT.



Per esempio, avevamo già stabilito negli articoli precedenti che la norma per un soggetto
che non  avesse nessun tipo di parassitaggio esterno e nemmeno  fosse sottoposto a
problemi di adduzione aliena, era rappresentata dal vero e prorpio sistema triadico RGB.
Dunque per esempio Mente deve essere di color verde. Mente ha  una sua propria
vibrazione che il nostro sistema operativo interno definisce con il colore verde

Se il colore viene recepito  diverso dal verde esiste qualcosa che ne altera la frequenza di
base. Tale frequenza può essere alterata perché biologicamente quel tipo di Mente non è
sufficientemente consapevole della sua componente spaziale o temporale. Ricordo in
questa sede che, Mente ha un asse dello spazio ed uno del tempo ma non possiede idea
dell‘asse dell‘energia potenziale.
Dunque la frequenza di Mente risulta alterata da semplici parametri interni. Le sue
componenti che corrispondono a due colori distinti, il blu per l‘asse del tempo e il rosso per
l‘asse dello spazio, non saranno al massimo e doneranno una vibrazione finale che
altererà il colore che da verde passerà ad altro colore.
Va notato che nella nostra convenzione, il colore della Mente, è corrispondente al colore
dell‘asse mancante. Il colore dell‘asse dell‘energia è verde e dunque essendo che nella
Mente, l‘asse delle energie, non esiste, ecco dunque che la Mente deve essere verde. In
termini più fisici la Mente assorbe il blu ed il rosso e riflette il verde e dunque appare
verde.
Analogamente, per esempio, lo Spirito è rosso perché manca dell‘asse dello spazio che è
rosso. Lo Spirito dunque assorbe il blu e il verde ma riflette il rosso ed è dunque, in
condizioni normali, rosso.
Ovviamente Anima sarà per le stesse ragioni di color blu.
Archetipicamente Anima, Mente e Spirito occupano, nello spazio di Pulver, lo spazio che
occupano i colori corrispondenti. Blu, verde e rosso infatti vanno da sinistra a destra nella
totalità dei sistemi di rappresentazione che archetipicamente ed inconsciamente gli
scienziati hanno scelto di adottare.
Nella maggior parte dei casi, cioè nei destrimani, il blu di Anima, se davanti a chi osserva,
viene recepito dall‘occhio sinistro perché è corrispondente all‘emisfero destro.

Così Anima è blu e sta  a sinistra di chi osserva come Spirito sta a destra di chi osserva 
perché è percepito dall‘occhio destro che manda i segnali all‘emisfero sinistro, 
dove appunto Spirito esiste ed opera.
Il corpo calloso si potrebbe identificare con Mente che è verde e sta nel
centro dello spettro delle frequenze. Così il blu, il verde ed il rosso, rappresenteranno 
per tutte le popolazioni e le diverse culture nel mondo, l‘idea di Anima, Mente e Spirito.


Parte sperimentale
La prima parte del test  si rifà al TCT statico:
Si chiede al soggetto di immaginarsi nella mente una stanza rotonda e completamente
buia dove lui è al centro della suddetta stanza. Non si vede nulla ma si sa che ci sono tre
lampade sferiche che si accenderanno ad un nostro comando. Si chiede al soggetto di
memorizzare i parametri delle tre lampade che sono, colore, grandezza, altezza dal
pavimento posizione attorno al soggetto, riflettenza delle sfere, materiale con cui sono
costituite eccetera. Si sottolinea prima di iniziare l‘esperimento che le sfere, quando si
illumineranno, potranno essere di tutti i colori compreso il nero. In questo ultimo caso
anche quando le sfere saranno accese quelle eventualmente di questo colore saranno
non visibili perché il nero in una stanza nera non è visibile.
La lampada nera ha diversi significati se presente nel TCT. La lampada può essere nera
perché assorbe tutte le radiazioni ma può essere non esistente nel caso per esempio di
assenza di anima la corrispondente lampada non si accenderà perché non presente nella
stanza buia.
Si chiede al soggetto di accendere prima la lampada di mente poi quella di spirito e poi
quella di anima. Non cambiare l‘ordine di accensione. La lampada di anima deve essere
sempre l‘ultima ad accendersi poiché in assenza di essa il soggetto si troverebbe in
difficoltà a continuare l‘esercizio. Se invece il soggetto non animico cerca di accendere
una lampada che non c‘è alla fine dell‘esercizio può sempre pensare che sia di color nero
e tenderà a non drammatizzare tropo sull‘assenza di una componente della triade.
A questo punto si chiede  al soggetto di memorizzare mentalmente i dati richiesti. Si
chiederà al soggetto di unire le tre lampade ed osservare il risultato finale in  termini di
grandezza posizione colore riflettenza.
Si chiede al soggetto di riseparare le lampade facendogli assumere la posizione che
avevano in precedenza.
A questo punto si fa uscire il soggetto dalla simulazione del TCT statico e si analizzano i
dati. Si chiede al soggetto di parlare di quello che gli pare mentre rapidamente con i dati
espressi in precedenza si cerca di evincere lo stato di salute della triade e l‘eventuale
presenza assenza di parassitaggi che alterano il colore delle sfere.
Una volta  effettuato questo primo controllo che rappresenta la fotografia statica del
soggetto si inizia il vero e proprio TCT dinamico.

TCT Dinamico:
Si chiede al soggetto di rientrare mentalmente dentro la stanza delle sfere.
Gli si dice che si conterà fino a tre e quando il numero tre sarà stato pronunciato, se ci
sono altre lampade che non sono state  chiamate all‘accensione prima, altre lampade al di
fuori della triade, esse si accenderanno ora.
Dopo aver contato fino a tre si accendono le lampade che corrispondono ideicamente alla
presenza nella stanza buia: di Memorie  aliene attive, Lux, alieni senza corpo ed altre
lampade più piccole che rappresentano i vari microchip che il soggetto ha nel corpo.
Va  sottolineato come l‘alieno senza corpo potrebbe non essere  visibile a questo livello
poiché compare sempre come una lampada nera. Alcune volte però questa lampada nera
risulta comunque rintracciabile dal soggetto che si sta sottoponendo al test dinamico.i fa notare al soggetto che queste lampade non sono roba sua e che devono essere
eliminate. Gli si chiede di iniziare la procedura di eliminazione inserendo un braccio  nella
lampada di anima. Gli si chiederà di descrivere le eventuali sensazioni cenestesiche che
questo tipo di situazione provocano in lui. L‘aggancio alle ancore cenestesiche è
importante perché quando il braccio del soggetto è introdotto all‘interno della sfera di
anima il contatto archetipico con l‘emisfero corrispondente è più forte.
La scelta del braccio da introdurre, se il destro o il sinistro, non è casuale.
Essa dipende dalla posizione che la lampada che rappresenta  anima assume all‘interno
della stanza buia. Se la lampada è  a sinistra si introdurrà il braccio sinistro ma se la
lampada è al centro o a destra si introdurrà il braccio destro.
Si dirà poi al soggetto che anima è incompatibile energeticamente con le altre lampade e
che basta far toccare le altre lampade dalla sfera di anima che esse esploderanno,
scompariranno, verranno consumate. Si dirà che la lampada di anima si comporterà come
una grossa gomma da cancellare che cancellerà le altre lampade e si chiederà al soggetto
che ha il braccio dentro la lampada di anima, di spostare la lampada in modo da fargli
toccare le altre lampade. Si comincerà sempre dalle lampade più voluminose e luminose
che solitamente rappresentano la MAA ed il Lux. Con opportune suggestioni visivocenestesiche si incoraggerà il soggetto a cancellare le varie sfere una per una. In questa
fase la sfera del Lux si sposta nella stanza che è la rappresentazione del  corpo. Così
anche quando si  cancella la sfera della MAA si potranno avere sensazioni auditive o
visive della stessa MAA ma è bene non soffermarsi su questi aspetti della simulazione a
meno che non si voglia esaminare i contenuti delle Maa o parlare con il Lux. Riteniamo
che a questo livello non serva perdere tempo in questi particolari. Dopo aver eliminato le
lampade dei parassiti, si continua ad eliminare le lampade più piccole che si posizionano,
rispetto alla triade, in posizioni ben precise. Si chiederà al soggetto di percepire, ogni volta
che la lampada di anima si aggancia ad una lampada che rappresenta un microchip, una
zona del corpo, che fornirà una sensazione di qualche tipo. Il soggetto non sa che queste
lampade corrispondono a microchip posizionati nel proprio corpo ma inevitabilmente
percepirà sensazioni  corporee  cenestesiche corrispondenti alla locazione dei  vari
microchip. Con questo sistema si potrà controllare non solo la posizione di questi oggetti
ma sapere esattamente quali e quanti vengano, con questo sistema, eliminati.
Quando nella stanza buia  rimangono accese solo le lampade della triade, allora e solo
allora si chiederà al soggetto, al nostro via, di accendere la luce nella stanza. Una luce
bianca che metterà in risalto le eventuali  lampade nere che fino a questo punto non si
sono potute mostrare.
Di solito si conta fino a tre e si dice al soggetto di accendere la luce bianca al numero tre.
Archetipicamente questa operazione rende visibile tutto ciò che fa parte della seconda
creazione a partire dai vari parassiti, arrivando fino al secondo Uomo primo. In questo
contesto di solito si rende subito ben visibile il parassita del Sei Dita o dell‘Horus ove
presenti, accompagnati da altre piccole lampade nere, la cui posizione fa capire come
queste lampade corrispondano a microchip di natura eterea controllati da questi ultimi
parassiti. Va sottolineato come i vari parassiti della seconda creazione non hanno corpo e
costruiscono microchip che non sono solidi. Qualcuno potrebbe usare il termine eterei ma
potremmo dire che sono caratterizzati da frequenze vibratorie al di fuori della nostra
percezione. Si chiederà ad anima di cancellare come abbiamo fatto in precedenza, anche
le varie macchie nere presenti nella stanza bianca partendo sempre dalle più grandi ed
invasive e terminando con quelle più piccole.
Alcune volte, la macchia o lampada nera, corrispondente  al  parassita della Seconda
Creazione, appare come un buco nel muro della stanza. Si chiede ad anima di riparare in
questo caso il muro della stanza.uando non ci sono più lampade estranee da eliminare si chiede di osservare il colore
delle tre lampade della triade e si noterà che esse hanno vistosamente cambiato colore.
Si chiederà alla triade di unirsi in una unica lampada sottolineando che le tre coscienze
diventano una sola, corrispondente ad un unico colore, senza sbavature. Il soggetto
solitamente riesce ad ottenere questo risultato al primo tentativo. In questo caso gli si
chiederà di far mente locale a come anima si sente unita alle  altre sue componenti. Si
chiederà alla triade di separare le tre componenti che riprenderanno la posizione originale.
Si noterà che tutte le volte che anima mente e spirito si uniscono e poi si riseparano i
colori delle tre lampade tendono a modificarsi fino a raggiungere la stabilità dei loro colori
puri (blu, verde e rosso o giallo, verde e rosso).
A volte non si raggiunge subito una giusta separazione di colori ed in questo caso si
preferisce attendere qualche giorno perché la triade si deve abituare a vibrare alla sua
nuova frequenza.
Si chiederà infine al soggetto di unire ancora le sfere nella triade finale che può essere
bianca o gialla a seconda della presenza di anima del primo o del Secondo Creatore. Ed
infine si chiederà alla triade di verificare  se qualche altro collegamento è presente. Un
collegamento che leghi anima soprattutto a qualche altra cosa.
E‘ a questo punto che la triade sente il collegamento con Up del primo o del secondo
creatore che può essere rimasto attivo. Si chiede alla triade  di eliminare questo ultimo
collegamento, tirando verso di sé l‘elastico che lega le due estremità. La triade effettua
questa operazione in pochi istanti senza  alcun effetto di tipo emotivo.
Si chiede alla triade di  trasformare la stanza in una stanza vibrante, in grado quando
sollecitata dall‘esterno, di interagire distruttivamente con qualsiasi cosa teti di entrare.
A questo punto si fanno riseparare le lampade di anima , mente e spirito e si chiede alla
lampada di anima di guardare nello spazio tempo dove sono le sue copie, senza uscire
dalla stanza. Anima non deve mai uscire dalla stanza durante queste operazioni. Anima
vede e rintraccia facilmente le copie che vengono visualizzate senza apparente difficoltà,
dentro cilindri orizzontali o verticali e si chiede ad anima di emettere un raggio luminoso
del suo colore che, al di la di spazio e tempo, vada a toccare le copie che vengono, con
questo sistema, rapidamente eliminate.
Se non si perde tempo nei dettagli, cioè non si chiede ad anima di vedere, in remote, cosa
accade nella stanza delle copie, l‘intero processo può durare circa 15 minuti e garantisce
una liberazione totale dell‘addotto.
Alla fine è bene chiedere alla parte animica di non permettere più a nessuno di entrare
nella stanza e gli si chiede di rimanere nella stanza per difendere il proprio contenitore.

Post procedura
Dopo aver effettuato questa procedura il soggetto è immediatamente fuori dal problema.
Esso sarà soggetto ancora ad interessi da parte di militari ed alieni ma non dovrebbe
essere in grado di farsi riprendere. I casi in cui il soggetto viene ripreso dipendono
esclusivamente da quanto anima abbia in effetti deciso di non abbandonare mai il proprio
contenitore.
Tale procedura, come si è potuto constatare, non fa riferimento ad alieni di nessun tipo ma
solo a archetipiche sfere colorate.
Ma la potenza dei colori archetipali è grande ed il risultato conferma la bontà della nostra
metodologia.
Il soggetto potrà in seguito effettuare dei controlli sula stanza delle sfere. Il colore delle
sfere gli dirà immediatamente se esistono problemi di parassitaggio di qualsiasi tipo senza
la necessità di costruirsi una simulazione mentale complessa che potrebbe creare ai
soggetti cenestesici, qualche seria difficoltà.

fonte e testo completo COMA

triade color test pdf





Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...